4 marzo 2012

I Maestri del Profumo: Jean Carles (1892–1966) (2)

Parfums Lucien Lelong by Gruau (1944)
Quante fragranze conoscete di Jean Carles? Sono certo che anche se non ve ne ricordate certamente ne avete sentita almeno una o perlomeno qualcuna che contiene delle basi inventate da lui e non lo sapete. Ne ho scelte quattro tra le più famose che ho la fortuna di avere sentito nella loro formulazione originale: Tabu, Shocking, Ma Griffe e Miss Dior.
Jean Carles compose molte fragranze sia in Spagna che in Francia per Carven, Lucien Lelong, Schiaparelli, Dior e altri. Il suo stile è strutturato nella classica piramide testa-cuore-fondo. L'equilibrio è dato dalla contrapposizione di note e accordi decisi che creano una tensione stemperata da un contesto più leggero, fresco ed aromatico o delicatamente floreale. La sua firma olfattiva si legge sicuramente nella maestria con cui osava il suo amato patchouli che secondo lui è in grado di far letteralmente "esplodere" le composizioni fin dalla testa.

Dana Tabu (1931) - L'ho scoperto grazie ad un'amica francese che tempo fa me ne mandò una versione vintage. Sebbene sia un'eau de cologne essa conserva tutta la bellezza selvaggia e la carica erotica originali. Questa fragranza orientale era la degna risposta di Carles a Serra che chiese "un perfume de puta". Tabu infatti voleva essere qualcosa di scandalosamente sexy ad un passo dalla volgarità: se non l'avete mai sentito per averne un'idea pensate ad una sorta di Poison ante litteram, non tanto nelle note quanto nell'effetto. E' decisamente denso e riempie lo spazio attorno a chi lo indossa, è un gioiello da esibire con disinvoltura piuttosto che una seconda pelle con cui fondersi. All'apparenza Tabu ti guarda con occhi innocenti tutta note di testa fresche, bergamotto e fior d'arancio ma poco dopo mostra la pelle calda dei seni, sotto cui palpita un cuore floreale intossicante di garofano. Il fondo si schiude fra le cosce morbide e generose di vaniglia e benzoino lasciando intravedere l'ombra umida surdosata di patchouli.  Il sesso non si vede ma è palese, zuppo di muschi animali e zibetto dai riverberi cuoiati. Putrroppo come la bellezza sfiorisce col tempo, le riformulazioni sono state impietose con questo profumo che davvevo doveva avere un'audacia mai vista prima in Spagna.

La stanza Mae West di Dalì (1974)
Schiaparelli Shocking (1936) - La Schiap, come chiamavano Elsa Schiaparelli gli amici parigini, era all'apice del successo quando decise di lanciare questa fragranza. Come tutte le sue creazioni, essa nasce dalla contaminazione con l'arte dadaista e surrealista. Nel 1936 "L'artista italiana che fa vestiti" come la definì la sua rivale Coco Chanel, lanciò sulle passerelle il suo colore feticcio, un tono di rosa elettrico, scioccante e appunto da quello Elsa lo chiamerà Shocking. Il colore era così eccentrico che l'artista Leonor Fini volle usarlo per la confezione del profumo. L'idea della bottiglia verrà invece dal manichino con le misure di Mae West su cui confezionò per lei gli abiti di scena per il film Every day's a holiday (1937) unita alle donne dalla testa di rose di Dalì.
Quanto alla fragranza, avete presente la stanza di Mae West di Dalì? Ecco, è proprio così. Se cerchi di sentire le singole note avvicinando il naso ti sembrano ingombranti: tendaggi pesanti, un nasone per camino, dei labbroni scarlatti per divano, eppure appena ti allontani la bellezza dell'insieme, quell'odore di donna è lampante. La "puta" di Tabu qui diventa maliziosa, glamour e sofisticata: al tocco animale femminile che ti avvolge da subito si uniscono le aldeidi della lacca che fissa i capelli in onde e lo sguardo vivace di bergamotto in contrasto aromatico col dragoncello. L'accordo floreale fra rosa, gelsomino e caprifoglio è soave, saponoso e leggermente cosmetico come un velo di cipia sulle guance pulite. A fare da base però è un patchouli levigato dall'alito caldo del miele che ti riporta al paradosso scioccante fra le parti e il tutto, tra fuori (dove si vede un volto di donna) e dentro, immersi nella carnalità potente dello zibetto.

A breve vi racconterò Ma Griffe e per finire in bellezza, Miss Dior.

<Parte 1> <Parte 3>

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