Mentre scrivo queste righe di tanto in tanto afferro il palloncino e lo roteo lentamente, con voluttà. Ah, che soddisfazione avere mani grandi da uomo e sentirlo fondersi col palmo, vedere il rum bronzeo che ondeggia, sparisce e poi riemerge lasciando la sua traccia quasi oleosa sul vetro.
L'aroma che sprigiona è così potente, legnoso e appena caramellato che è quasi un profumo da solo. Impossibile non pensare a fragranze come Frapin 1697 o alla Vanille di Mona di Orio col suo bastimento olfattivo appena approdato dalle Antille Francesi alle mie narici. Vado e ne indosso un po' unendo alcol all'alcol, mischiando fragranza con fragranza. Chissà se è così che allo stravagante Jean Patou nel 1930 è venuta l'idea di creare all'interno della sua boutique al No. 7 di rue Saint-Florentin il primo bar de parfums della storia.
Negli anni del proibizionismo, mentre Cole Porter conquistava Parigi a suon di "Let's do it, let's fall in love!", Jean Patou faceva fortuna negli States con la sua moda innovativa ed i suoi modi eccentrici. Quando nel 1927 la crisi indusse a chiudere la boutique oltreoceano, i migliori clienti della Maison venendo per affari in Europa approfittavano per accompagnare le mogli in boutique per acquistare i capi più à la page. Così mentre le signore passavano in rassegna la collezione, a Patou venne in mente di allestire un bar dove offrire degli alcolici per allietare l'attesa dei mariti. Il succeso fu tale da ispirare il parfumeur maison Henri Alméras nel comporre fragranze come Bar à Parfums (1929), Cocktail (1930) e le variazioni Cocktail Dry, Cocktail Sweet e Cocktail Bittersweet. Talmente era avanti, Patou decise di offrire alle clienti al posto dei drink queste basi, con la possibilità di personalizzarle con altre essenze per creare una sorta di profumo su misura.
Ispirandoci a queste atmosfere deco, io e l'amico Antonio Alessandria di Boudoir 36, abbiamo pensato di far rivivere fianco a fianco calici e flaconi tintinnanti, mescendo cocktail e profumi a suon di jazz per il piacere del gusto e dell'olfatto non senza quel pizzico di trasgressione per l'alcol ed il lusso. Domenica 22 aprile, dalle ore 18 in poi se siete a Catania non perdetevi Verres et Flacons!
3 commenti:
uffa...io sono molto lontana, peccato, è un'idea magnifica ...:-(
fd
Accidenti che invidia! Tantissimi auguri agli intrepidi perfume-barmans...
mi affianco a Sara sia nell'invidia che negli auguri, ma Catania è davvero troppo distante per soddisfare tutte le curiosità che l'iniziativa solletica... aspetto resoconto!
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