La fragranza numero due, come l'anno scorso è un vintage discontinuato. Ma se l'anno scorso avevo pescato negli anni '80 con Phileas, questa volta si parla della stilista Donna Karan e del 1995. Trattasi di DK Unleaded, fratello giovane di DK Man, la fragranza con la boccetta più strana della storia della profumeria: una cloche di vetro cromato (bravo Memory of Scents, è proprio color mercurio) disegnata dal marito della stilista, lo scultore Stephan Weiss.
Certamente è un jus che ha suscitato in voi reazioni diverse, anche opposte. Nessuno ha notato la partenza prima metallica di aldeidi e poi fresca, quasi succosa di ananas che è un accostamento classico a contrasto col fondo cuoiato sin dai tempi di Colony di Jean Patou. La fragranza poi si fa più aromatica di basilico e cardamomo e introduce quel cuore floreale (rosa, gelsomino, ylang, garofano) saponoso e un po' salino (brava Florence) caratterizzato dal salicilato di benzile (avete presente l'odore dell'Ambre Solaire?) a cavallo tra l'aspetto caldo dell'ylang ylang e la pelle al sole (creme corpo etc. bravo Salvatore). Anche una buona dose di muschi sicuramente ha contribuito a darvi l'idea di pulito o di qualcosa di semplice, fresco (scoiattolo, rat musqué, intervallo, musica folk, Maria Antonietta). Poi però il fondo si fa moderno, sensuale di suede fresca di concia con una punta di legni (vetiver, cedro e sandalo, brave Gretel e Florence), tabacco, tonka e una sfumatura agrumata (bravo Memory of Scents) per un uomo moderno, dinamico e avventuroso (007, sci-fi) con una punta oscura, quasi petrolata che alcuni di voi hanno colto (Solaris, Il grande Gatsby, Ragazzo morso da un ramarro, Les Liaisons Dangereuses).Ecco le vostre interessantissime riletture...
Florence
Prima di tutto, devo dire che anche se non riconosco le note, questo profumo mi piace, mi sento meglio con questo che con Pomegranate Noir, corrisponde ai miei gusti ed al tempo stesso lo trovo originale e dolce, sarei felice di portarlo. È una mezza tinta, piuttosto autunnale o primaverile. Sembra classico talvolta, eppure non somiglia a nient'altro.
- se fosse un colore? Ecru, questo profumo mi ispira il colore bianco per via delle sue note lattee e saponose. Ma il bianco può essere aggressivo e freddo quindi scelgo un colore neutro e delicato, un colore elegante anche.
- se fosse un animale? Un scoiattolo perché il profumo non è così banale, possiede una nota che trovo salata, è malizioso, sento qualche cosa che mi ricorda i frutti secchi (nocciole? arachidi?), o il fico. È anche un profumo carino, quasi ingenuo. È un po' inafferrabile (nelle note di testa sento un po' di lavanda ma penso che non ce ne sia! È un'impressione di freschezza)
- se fosse musica? Forse un canzone folk, una melodia dolce con una voce femminile (aspetto cremoso), una canzone un po' poetica, quasi fiabesca, sento un leggero aspetto boscoso nelle note di fondo)
- se fosse un luogo? Una sala da tè femminile ma sobria! È molto morbido e confortevole, le sue note sembrano calde (sandalo? forse un poco di cannella?) Ci si sente bene portandolo.
- se fosse un capo d'abbigliamento? Un trench, non è mai volgare, ha classe e qualche cosa di solare. Nei giorni di pioggia ti fa sentire al riparo.
- se fosse un film/libro? È difficile... Forse "Il grande Gatsby ." perché le note saponose ed il sandalo mi fanno pensare ad un mondo delicato e sereno, ad un mondo borghese dove tutto sembra facile. Ma le note boscose e talvolta leggermente piccanti dicono che c'è qualche cosa di più oscuro, di più segreto... .
- se fosse un personaggio (storico, pubblico,...)? Audrey Hepburn. Questo profumo sembra delicato, fragile, gracile, ha della purezza, (non penso che sia del muschio bianco, ma una nota mi rievoca la pulizia, il bucato, le lenzuola fresche), ma non è per nulla insipido e non è sdolcinato, la nota un po' salata, invece, lo rende sorprendente e raffinato.
Terrriibbbile!!! Non fa proprio per me: è una sorta di aftershave mascolina che i vecchi barbieri hanno nelle loro vetrinette d'antan, un mix che al mio naso risulta palustre (tipo fiori bianchi marcescenti) con note di muschio bianco alla "tedeschia" e, probabilmente il legno di sandalo o il vetiver o una nota che risulta per tutti chiara tranne a me e in genere son queste due. Forse anche una impronta cuoiata ma robetta. Mi ricorda la schiuma da barba classica palmolive, e ho detto tutto.
- se fosse un colore? Grigio o azzurro polvere, qualcosa di smorto e livido, non certo chiassoso. Al massimo un mix tra beige e marrone, toh.
- se fosse un animale? Un roditore innocuo, tipo rat musqué.
- se fosse musica? Il famoso intervallo della tv di stato italiana, quello che mostrava le cartoline delle città italiane (pare essere quello di Pietro Domenico Paradisi (Paradies) (1707-1791) toccata per arpa.
- se fosse un luogo? Città di provincia italiana come quelle delle cartoline italiane dell'intervallo anni settanta.
- se fosse un capo d'abbigliamento? Il borsello.
- se fosse un film/libro? Il cucchiaio d'argento. il film una roba tipo la serie di Poirot di Agatha Christie.
- se fosse un personaggio (storico, pubblico,...)? Ragazzo morso da un ramarro di Caravaggio.
Wow, un meraviglioso incenso in abito da sera. Ha il "sapore" di una fragranza vintage, probabilmente lo è, mi ricorda qualcosa di una ventina d'anni fa, ma che non riesco a mettere a fuoco.
Rimane comunque una splendida esecuzione, l'incenso è difficile da coniugare, lo si collega sempre a riti ecclesiastici, almeno per chi è cattolico; a me piace comunque a prescindere. Sarà che era ingrediente fondamentale della fragranza che, tanti anni fa, ha preso il mio naso e l'ha portato in giro con la voglia di annusare di tutto: era Ted Lapidus.
- se fosse un colore? Sarebbe il colore del cielo ad ovest appena dopo il tramonto in una sera con qualche nuvola, quindi dal violetto al blu.
- se fosse un animale? Un pavone maschio che fa la ruota, é una fragranza dai mille riflessi come la coda del pavone.
- se fosse musica? Sarebbe una canto polifonico a capella, dove l'unico strumento è la voce umana nelle sue più varie sfaccettature tenute a bada e sapientemente condotte da un maestro eccelso (l'incenso).
- se fosse un luogo? Un anfiteatro greco nel pieno di un'esecuzione teatrale.
- se fosse un capo d'abbigliamento? Sicuramente uno splendido smoking blu notte.
- se fosse un film/libro? Mi vengono in mente i vari "007" con Sean Connery; l'audacia del più famoso agente segreto al servizio di Sua Maestà, unito alla raffinatezza ed all'eleganza, nonchè al carisma di Sean Connery.
- se fosse un personaggio (storico, pubblico,...)? Oltre a Sean Connery, potrei aggiungere Fiorello: molto nazional popolare ma con sempre qualcosa di imprevedibile.
Il No. 2 apre con una zaffata di alcol che mi urta le narici. E' un'apertuta tosta per una fragranza molto fredda e meccanica. In testa ci sento del galbano che adoro. E' decisamente verde! Ci vogliono un paio di minuti perchè appaia la più strana nota di bambola di plastica che domina la fragranza per la maggior parte della sua evoluzione poi. La nota bambola di plastica è così realistica da impedirmi di distinguere le altre note. Riesco a sentire solo quello: la bambola di plastica. Non fraintendetemi, mi piace questo odore e penso che molte fragranze che hanno questa nota abbiano anche dell'angelica. Potrebbe anche trattarsi di qualche muschio sintetico. C'è un accenno di note floreali che non prevalgono nella composizione, qualcosa come un debolissimo ylang-ylang. Istintivamente direi che c'è anche del vetiver. Sorprendentemente il drydown rivela delle note agrumate rimaste nascoste per tutta l'evoluzione.
- se fosse un colore? Argento: freddo ed impermeabile. Mercurio.
- se fosse un animale? Una mantide religiosa: nel momento in cui mozza la testa del maschio dopo l'accoppiamento. Quanto si erge graziosa, sembrando metà animale e metà costruzione meccanica.
- se fosse musica? Laurie Anderson: musica e parlato.
- se fosse un luogo? Un paesaggio da film di fantascienza: ampi campi bianchi.
- se fosse un capo d'abbigliamento? Abbigliamento sportivo high-tech.
- se fosse un film/libro? Solaris: c'è qualcosa che non va con la memoria.
- se fosse un personaggio (storico, pubblico,...)? Laurie Anderson: molto cerebrale.
E’ un profumo molto fresco, cristallino di note acquatiche, ninfee, fiori di loto, lillà, giacinti, narcisi…. fiori soavi e delicati in prossimita’ di un laghetto e forse con qualche nota di fondo cuoiata! E mi sa pure dell'iris!
- se fosse un colore? Sarebbe il lilla o rosa pallido o comunque un colore pastello, come un acquerello, qualcosa di molto indefinito che sfuma, una nuance.
- se fosse un animale? Sarebbe un fenicottero, un uccello molto elegante e delicato con le zampe in acqua e goccioline sulle piume candide con sfumature rosa.
- se fosse musica? Qualcosa di classico, semplice. Pianoforte e violino come accompagnamento musicale in una sala da tè.
- se fosse un luogo? Sarebbe qualcosa di molto femminile, magari un boudoir: posto intimo delle donne di corte. Oppure anche il celeberrimo “Hameau de la Reine” con il suo paesaggio bucolico di fiori, piante rampicanti e laghetti.
- se fosse un capo d'abbigliamento? Probabilmente un corsetto settecentesco di una donna di corte dove l’odore soave di fiori, creme e polveri per il corpo si confonde con quello dei lacci (magari anche in cuoio! Ci sento qualcosa di cuoiato!) che stringono il corsetto.
- se fosse un film/libro? Sicuramente “Les Liaisons Dangereuses". E' un profumo che mi rimanda a corsetti, ventagli, parrucche... Quando le donne si profumavano con note fiorite anche per nascondere odori “un po’ forti” (qui probabilmente evocati da una base che richiama il cuoio o pelle).
- se fosse un personaggio (storico, pubblico,...)? A questo punto, sicuramente Maria Antonietta appena arrivata a corte, ancora “innocente”, o comunque una cortigiana francese.
P.S. non mi piace per nulla… lo trovo il classico profumo ruffiano !
<Blind Sniff Roulette #1> <Blind Sniff Roulette #3>
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