La sesta edizione di Esxence - The scent of excellence ha visto molte novità e qualche conferma. Prima conferma è quella che la settimana del profumo milanese è diventata un'istituzione in grado di riempie il centro città di scie profumate, da Esxence agli eventi off come gli Essential Days di Campomarzio70 e Unscent di Intertrade, un fermento commerciale e culturale che attira chi lavora nel settore, la stampa e gli appassionati da tutto il mondo. La seconda conferma che mi ha dato la possibilità di fare incontri interessanti è che c'è sempre più partecipazione dai paesi emergenti dell'est Europa e dal Medioriente, protagonista anche di conferenze e presentazioni.
Le novità partono invece dalla nuova sede di Esxence, la Triennale che da Museo del design si è trasformata per l'occasione in esposizione profumata, centro culturale e perfino in bisca clandestina a suon di charleston. Approvatissima la nuova disposizione su un unico piano, meno dispersiva da visitare anche se un po' di aerazione e di luce in più non avrebbero guastato.
Nel percorso olfattivo ho potuto intuire le tendenze attuali e non sono mancate belle scoperte. Le note verdi vanno ancora alla grande, dall'erba tagliata al fogliame agli odori rubati dall'orto domestico. L'estate sembra ancora lontana eppure ho apprezzato la tendenza verso il sole, gli agrumi e le colonie strutturate: un po' di vitamina C è il rimedio perfetto per spazzare gli ultimi raffreddori dopo tutto. Non manca la voglia di fragranze retro sfaccettate ed eleganti, ispirate agli anni fra le due guerre mondiali così come dell'intramontabile fascino degli orientali che evocano paesi lontani ed esotici. Infine la rosa, la regina dei fiori torna al potere e forse non se n'è mai andata. La mia walk of fame parte dalle stelle che l'hanno fatta brillare, tutte in rosa naturalmente: Rose Cut di Ann Gérard, Rozy di Vero Kern e Mohur extrait di Neela Vermeire.
Continua...
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