Onore al Nero - Mustafa Sabbagh |
Quando l'artista è innocuo, allora è anche inutile. E' una riflessione che credo valga per tutte le arti, compresa la profumeria. Anni fa ho avuto il piacere di parlare con Mustafa Sabbagh proprio del potere che le immagini e l'olfatto hanno di oltrepassare la nostra scorza, di infettare (o guarire) i nostri sensi e il nostro pensiero.
A seguito del successo della sua prima mostra antologica al MAXI, e della pièce-omaggio "Invasioni" che la storica compagnia performativa Néon Teatro ha voluto tributargli, sino al 15 aprile presso il concept espositivo intermediale di Contemporary Cluster a Roma l'immaginario di Mustafà Sabbagh sarà reinterpretato da una narrazione multisensoriale grazie anche ad un progetto olfattivo sperimentale che ha coinvolto oltre allo stesso artista anche la designer Francesca Gotti e il profumiere Luca Maffei.
A seguito del successo della sua prima mostra antologica al MAXI, e della pièce-omaggio "Invasioni" che la storica compagnia performativa Néon Teatro ha voluto tributargli, sino al 15 aprile presso il concept espositivo intermediale di Contemporary Cluster a Roma l'immaginario di Mustafà Sabbagh sarà reinterpretato da una narrazione multisensoriale grazie anche ad un progetto olfattivo sperimentale che ha coinvolto oltre allo stesso artista anche la designer Francesca Gotti e il profumiere Luca Maffei.
"L’arte è malattia. Un virus che infetta, un profumo che si inietta, il cortocircuito di una sedia elettrica, innescato da una carica erotica. Eros + Thanatos. Magnificat di una paralisi temporanea: un collare ortopedico diventa crisalide. L’elettroshock vivificatore di una sinfonia che indaga il dolore, composta dall’Artista Totale e remixata in groove electro-dub. Denso, ancestrale, come un moto ondoso; perché l’Arte, quella vera, è Nera.
il delirio visionario del Demiurgo al rigore clinico del Chirurgo, nella perfetta economia di un post-barocco sorprendentemente, sapientemente minimal. L’unico senso possibile è il non-sense dell’ossessione: la morbosità del dettaglio diventa padronanza di ogni fase della creazione, dalla raffinata ossatura scenica nella cui composizione è maestro, alla capacità di immergersi e fare suoi, attraverso il gesto artistico che lo connota, territori inesplorati o mai rivelati – scent, jewel, furniture e sound design"
Il feticismo che percorre tutto il Contemporary Cluster, diventa spunto per un profondo dialogo sinestetico del profumiere Luca Maffei con l'artista: “Sono partito da alcune opere che Mustafa Sabbagh ha scelto come rappresentative del proprio sguardo. Riprenderne la visione decadente è stato l’input su cui mi sono concentrato, attraverso l’utilizzo di legni scuri e ambre". L'essenza distilla i cromatismi prediletti dall’artista, acquistando così una propria forza espressiva in questo contesto che vede il contributo di diverse voci creative.
Contemporary Cluster #02 feat. Mustafa Sabbagh
28 gennaio – 15 aprile 2017
c/o Cohouse Pigneto
Via Casilina Vecchia 96/c - Roma
Contemporary Cluster: Giacomo Guidi
Package design: Francesca Gotti
Packaging: Tommaso Cecchi De’ Rossi
Packaging: Giacomo Bonaiti per Glebanite
Scent design: Luca Maffei di Atelier Fragranze Milano
Jewel design: Paolo Mangano
Furniture design: Retropose
Sound design: Claudio Coccoluto
Immagini dell'allestimento: Francesca Gotti
il delirio visionario del Demiurgo al rigore clinico del Chirurgo, nella perfetta economia di un post-barocco sorprendentemente, sapientemente minimal. L’unico senso possibile è il non-sense dell’ossessione: la morbosità del dettaglio diventa padronanza di ogni fase della creazione, dalla raffinata ossatura scenica nella cui composizione è maestro, alla capacità di immergersi e fare suoi, attraverso il gesto artistico che lo connota, territori inesplorati o mai rivelati – scent, jewel, furniture e sound design"
Il feticismo che percorre tutto il Contemporary Cluster, diventa spunto per un profondo dialogo sinestetico del profumiere Luca Maffei con l'artista: “Sono partito da alcune opere che Mustafa Sabbagh ha scelto come rappresentative del proprio sguardo. Riprenderne la visione decadente è stato l’input su cui mi sono concentrato, attraverso l’utilizzo di legni scuri e ambre". L'essenza distilla i cromatismi prediletti dall’artista, acquistando così una propria forza espressiva in questo contesto che vede il contributo di diverse voci creative.
Contemporary Cluster #02 feat. Mustafa Sabbagh
28 gennaio – 15 aprile 2017
c/o Cohouse Pigneto
Via Casilina Vecchia 96/c - Roma
Contemporary Cluster: Giacomo Guidi
Package design: Francesca Gotti
Packaging: Tommaso Cecchi De’ Rossi
Packaging: Giacomo Bonaiti per Glebanite
Scent design: Luca Maffei di Atelier Fragranze Milano
Jewel design: Paolo Mangano
Furniture design: Retropose
Sound design: Claudio Coccoluto
Immagini dell'allestimento: Francesca Gotti
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