10 gennaio 2011

Bang! Solo per gioco

"Bang bang, he shot me down
Bang bang, I hit the ground
Bang bang, that awful sound
Bang bang, my baby shot me down
"

Che Bernard Arnault abbia sempre avuto i suoi cocchi non è un mistero, lo si è visto chez Dior dove ha concesso fin da subito a John Galliano di fare il bello e il cattivo tempo imponendo un'immagine iconoclasta in una Maison epitome dello stile francese "bon chic" nel mondo.
Ma gli enfant terrible crescono e ora il nuovo pupillo di casa LVMH sembra proprio essere lui, Mark Jacobs, direttore stilistico di Louis Vuitton e del suo più giovane omonimo brand. Sebbene la maison Vuitton non abbia mai lanciato delle fragranze, pare proprio che come sul fronte di nicchia Kilian Hennessy abbia avuto carta bianca, ho l'impressione che sul fronte commerciale lo stesso faccia Jacobs che ha sviluppato già diverse fragranze femminili per il suo brand (Daisy, Lola etc...) e finalmente anche la prima fragranza maschile.
Che lui sia il nuovo "primo della classe" nel comparto commerciale lo si vede entrando in un qualsiasi Sephora (anch'esso di proprietà LVMH) dove solitamente viene riservata alla sua linea un espositore a parte come per Serge Lutens o altre linee particolari. Lo si vede anche da quest'ultima fragranza maschile in cui è stata posta, una volta tanto una cura particolare nel creare qualcosa fuori dal coro.
Bang! Un colpo di pistola, un urto improvviso, qualcosa di forte, ma anche l'allusione squisitamente sessuale a qualcosa senza mezzi termini e sdolcinature (in inglese orgia è gang bang), non a caso la pubblicità ritrae proprio il bel Mark fresco di ceretta, trucco, parrucco, capatina in palestra e lucidatura ad olio finale che si copre le pudenda in modo ironico con un'enorme bottiglia di profumo.

Come non paragonarla istantaneamente al ben più cerebrale Yves Saint Laurent ritratto da Jeanloup Sieff nel 1971 (che poneva l'interrogativo sul perché fosse più socialmente accettabile un'immagine di donna nuda piuttosto che di un uomo nudo) oppure a Samuel De Cubber per M7 sempre di Saint Laurent. In Jacobs l'immagine è più squisitamente patinata ed equivoca, più sessualmente prêt-à-coucher che sensuale ed erotica e forse proprio per questo chiassosa e divertita.
La firma olfattiva invece è quella di Yann Vasnier (L'homme de coeur, Lola, Panache) di Givaudan che per Jacobs interpreta il suono onomatopeico attorno alla nota del pepe. "Il pepe è sempre stata la mia spezia preferita, mi piace il modo in cui colpisce" dichiara Mark sul sito web del profumo. In realtà il profumo non colpisce affatto come uno se lo aspetta, come se veramente battesse un pugno al naso con la stessa veemenza con cui la scritta Bang sembra accartocciare il flacone disegnato da Harry Allen. Invece Bang, come nella citazione di Nancy Sinatra, è un colpo a salve, un malizioso gioco che si svela in una fragranza di qualità apprezzabile per il mass market, garbatamente legnosa dai toni verdi-speziati fuori dal mare magnum del facile appeal e dell'Iso E Super all'ennesima potenza.
La piramide dichiarata vede in testa pepe bianco, rosa e nero, nel cuore antichi legni maschili ("primal masculine woods") e nel fondo benzoino, vetiver, muschio bianco e patchouli.
Appena spruzzato ti aspetteresti di venire investito da un'ondata balsamica come quella di Piper Nigrum di Lorenzo Villoresi, invece l'apertura porta un pepe verde e carico d'umidità e toni affumicati mischiato a sentori legnosi e rosati, una nota quasi confortevole, balsamica ma morbidissima. Il cuore del profumo rivela una sfaccettatura più esperidata data probabilmente dall'elemi e da una nota rosata rende il profumo più caldo e radioso, aprendo la strada al fondo. La base infine si scalda con una sensazione lievemente ambrata di benzoino e un'ombra di legni, vetiver, cedro e sequoia asciutti per un risultato molto morbido ma trasparente, un'aura moderna e astratta come la luce mattutina che filtra tra i rami  di un bosco, la si vede ma non la si può afferrare. Il tutto ha la proiezione intimistica di uno skin-scent, peccato anche la durata sia nell'ordine di poche ore, sarebbe fantastico se tutto fosse almeno raddoppiato. Comunque una volta tanto si capisce che anche in un profumo commerciale un brand può ancora investire un budget decente ottenendo qualcosa che valga la pena di essere acquistato (a cifre abbordabili) non solo per i primi 5 minuti di note "accalappianaso" ma anche per le restanti ore di piacere.

4 commenti:

Woody Freak ha detto...

Toh!
vuoi davvero dire che potrei trovare qualcosa di interessante da sephora??
Sarebbe uno scoop!
Andrò a sentirlo!

Anonimo ha detto...

bah...la fragranza andrò a sentirla, l'immagine ... non mi piace per niente, sarà che son carampa ma non ci vedo ironia. Non credo che una donna desideri essere guardata così da un tipo dorato e unto e disegnato a stelle e non è neppure così eccessivo da fare simpatia, ... magari son fuori target eh? non lo escludo.
Mi sembra for Gay only, anche se sempre più spesso mi capita di chiedermi che tipo di immaginario desiderino colpire con certe immagini.

fd

Magnifiscent ha detto...

Woody Freak, fd, mi piacerebbe davvero sapere le vostre impressioni sulla fragranza.
@fd: non volermene carissima ma penso tu ci abbia preso, sei fuori target. Lo dicono gli stuoli di ragazze under 35 che un po' ovunque sul web hanno fatto proseliti del bel Jacobs desnudo :)

Anonimo ha detto...

Sì, mi rendo conto che l'immagine metrosexual non è della mia generazione, che si è formata con David Bowie e Rocky Horror Picture Show (??) ... sto leggendo un interessantissimo saggio, a questo proposito, Vestire Degenere di Alessandra Castellani te lo consiglio!

fd

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