La semplicità, questo è il segreto suggerito da Edmond Roudnitska come regola per la creazione di un profumo originale. Diorissimo per me è non solo semplicità ma anche innocenza. E' il profumo di un reame fiabesco, un mondo mai esistito se non nelle mie fantasie. Da bambino andavo a giocare vicino ad un palazzo antico in decadenza ed aspettavo con ansia ogni primavera che il giardino si ricoprisse di mughetti. Dal cancello danneggiato riuscivo a sporgermi all'interno per raccogliere i fiori ed annusarne i profumi: l'ombra muscosa del noce ed il fiume di fogliame verde da cui sbucavano i campanelli bianchi col loro richiamo irresistibile misto a quello delle rose canine. Quel profumo di fiaba e l'imponenza del palazzo mi facevano sognare di animali fantastici, unicorni, dame e cavalieri.
Quando ho sentito per la prima volta Diorissimo anni dopo non solo ho avuto la mia "madeleine" proustiana riportandomi al giardino fantastico, ma la mia mente cresciuta è tornata a rincorrere gli unicorni tra i mughetti. Quando Christian Dior fece visita a Edmond e Thérèse Roudnitska a Cabris nel 1955 e annusò la fragranza al mughetto su cui Ermond stava lavorando da anni, disse "Questo sarà il mio prossimo profumo". Posso capire perché.
Christian Dior con Ermond e Thérèse Roudnitska nel 1955* |
Cappello con mughetti vintage Dior |
Nel 1956 quando venne lanciato questo jus verde, giovane e dalla naturalezza incredibile nonostante la formula per oltre l'80% sintetica, era di una modernità così dirompente che fu successo istantaneo. Riflettendo sull'olfatto, Roudnitska capì che le ridondanze e le note troppo intense saturano il naso e non vengono percepite, quindi sono solo uno spreco di materie prime. Viceversa note tenui vengono amplificate per essere colte al meglio. Con queste regole in mente egli fece di Diorissimo il manifesto di uno stile compositivo moderno, epurato dagli eccessi di formule kilometriche e che diventerà poi la sua firma olfattiva. Vien quasi da piangere al pensiero che l'attuale eau de toilette sia oramai stata stroncata dall'IFRA e non a causa di un componente naturale ma proprio per un sintetico: l'hydroxycitronellal che è uno degli ingredienti principali e che rende quella bella nota di mughetto verde e rosata al tempo stesso, ora limitato all'1% della formula. Neppure Francois Demachy con la sua eau de parfum lanciata recentemente è riuscito a restituire una pallida idea della grazia dell'originale. Per ora mi godo il mio flacone vintage ma per ogni goccia un po' mi rammarico: un giorno rimarrà solo la mia fantasia fra i giardini incantati, le dame e gli unicorni.
* Photo Credits Art et Parfum
7 commenti:
Caro Mags, come sempre leggerti è sollevarsi per un attimo da questa terra. Complimenti per il "boccione da frigo" :)
e a chi non è così fortunato da riuscire ad accaparrarsi un diorissimo vintage quale altro muguet consigli? r. nb: diorissimo fu "il mio primo profumo", 16 anni, regalato da maman e come il primo amore... :-)
Grazie per i Complimenti Saraprfms :)
Ciao Anonima (scusa se ti chiamo così ma non so il tuo nome). Beh direi che la maman ti ha educata bene olfattivamente. Spesso per la sua freschezza è stato scelto come regalo per le adolescenti.
Fragranze che hanno per protagonista il mughetto oggi non è facile trovarne purtroppo anche se spesso è presente con altri fiori per dare freschezza. A me piace molto Weekend a Deauville di Parfums Nicolaï e se non lo conosci ancora ti consiglio di provarlo nell'attesa che Frédéric Malle ci sorprenda magari col suo Mughettone :)
Che bella questa storia della tua infanzia...<3 E raro un profumo con un bel mughetto...Vorrei scoprire Diorissimo, pensi che la versione attuale sia intereesante?
Cara Florence,
l'attuale Diorissimo edt rimane comunque portabile seppure diversa dall'originale. Sarei curioso di sentire l'attuale estratto per vedere se ne vale la pena.
Grazie Magnifiscent :-), allora andro a sentire l'edt alla profumeria!
Je pense que souvent les extraits sont moins défigurés que les edt, mais je ne connais pas les extraits Dior..
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