29 novembre 2011

Ormonde Jayne: un tè con Linda Pilkington (2)

Come avete potuto leggere nella prima parte dell'intervista, io e Linda ci siamo divertiti parlando di lei e dei suoi ricordi e se vi siete appassionati spero vi piacerà la seconda parte.

E: So che ami la buona tavola e che ti piace fare i cioccolatini e cucinare.
L: Si, mi piace hehe...
E: Heh, piace anche a me la buona tavola e pure cucinare. Qual è il tuo aroma preferito nel cibo?
L: Per quanto riguarda il cibo mi piace abbastanza la cucina orientale, adoro il lemongrass, mi piace mischiare lemongrass, chili e aglio ed è la cosa che di solito mi fa venire l'acquolina... Adoro quell'aroma! Mi piace il profumo del riso basmati cotto, mi fa sentire sempre a mio agio, come fossi a casa mia, ma vale anche semplicemente l'odore di aglio e cipolla soffritti. Quando inizio a cucinare qualcosa di orientale è sempre così: penso di non aver mai iniziato a cucinare senza sminuzzare aglio, cipolla o chili, tanto ci vanno sempre. Metti su una pentola d'acqua e li sminuzzi senza pensarci su più di tanto perchè sai già che ti serviranno comunque.

E: E quali sono le note prese dalla cucina che ti piace usare nei profumi?
L: Oh, il riso basmati che ho usato anche in Champaca. A dire il vero lo devo alla mia dirimpettaia perchè vivevo in un complesso di appartamenti dove la mia vicina era cinese e tutte le volte che qualcuno apriva l'ingresso del palazzo si sentiva sempre odore di riso bollito. Lo adoro. All'inizio ero molto scocciata di aprire il portone e sentire lei che ogni volta cucinava del riso, ma poi diventò un odore familiare. Davvero me la diede lei l'idea del basmati. Beh, poi uso molte spezie quando cucino, mi piace usare lo zafferano o le baies roses che sono il pepe rosa. A proposito l'uomo dove compro l'essenza di pepe rosa in Provenza è incredibile, è appassionato di ogni cosa che fa. Sai, ogni volta che vado laggiù mi dice "Oh eccoti un po' di pastis... lo adoro, devi assaggiarlo" e me lo versa. Quindi devo berlo e mi piace anche ma poi son le tre del pomeriggio e devo tornare a casa ed ogni volta finisco un po' brilla.
E: Hehe... Beh ma, sai che sei in Francia e loro bevono pastis a qualsiasi ora no?
L: Oh, si! Hehe!

E: So che sei anche una appassionata collezionista di essenze e fragranze da quando eri una ragazzina. Quali sono le tre bottiglie più significative della tua collezione?
L: Solo le bottiglie o anche le fragranze?
E: Sia la fragranza che la bottiglia.
L: Dunque, ho parecchie bottiglie. Ho un flacone di Shocking di Elsa Schiaparelli con una bellissima bottiglia. Poi ho una rara edizione limitata di un profumo la cui bottiglia è stata disegnata da Elsa Peretti. Lei è una designer di gioielli e ha creato la bottiglia, ma anche la fragranza è molto bella. Infine ho una bottiglia su cui ho fatto anche delle ricerche, si tratta di un profumo chiamato Renoir. E' interessante perché ha una bella bottiglia con un'etichetta bianca molto vecchia, c'è un riquadro verde e tutt'intorno è verde-argento chiaro. Anche l'indirizzo è interessante perchè è Place Vendôme e quando andai a Parigi portai la bottiglia con me per cercare l'indirizzo e scoprii che era il Ritz, l'Hôtel. Anche questo è molto curioso perchè sono entrata e quando ho mostrato il flacone alla concièrge dicendo che era il loro indirizzo mi hanno squadrata come per dire "Cosa desidera?" Haha...
E: Haha! Suppongo sia probabilmente quacosa che vendevano all'interno del Ritz molti anni orsono.
L: Altra cosa curiosa è che la fragranza è precedente a Chanel: Coco Chanel abitava al Ritz e la bottiglia ha la stessa forma delle vecchie bottiglie Chanel ma questa è di 15-20 anni prima quindi magari le diede l'ispirazione per le sue bottiglie.
E: Può darsi, del resto quella forma prima ancora pare venga dalla forma della piazza.
L: Sai, a volte vedi qualcosa che inconsciamente ti da l'ispirazione. Il profumo stesso quando lo apri è incantevole, è una specie di orientale e il liquido è marrone scuro. Non si riesce davvero a distinguere le singole note ma certamente c'è dell'ambra grigia, certamente ci sono dei muschi naturali, è molto animale, intenso e orientale, bellissimo.

E: Fai molta ricerca sulle materie prime e so che i tuoi profumi Ormonde Man e Woman sono basati su una essenza rara di cicuta nera. Oggigiorno ci sono molto interesse, molta preoccupazione ed un grande dibattito circa le restrizioni IFRA su certe materie prime. Quale impatto pensi stiano avendo queste restrizioni sulla creazione di fragranze e sull'industria profumiera e magari qual è la tua esperienza a riguardo?
L: Il maggior impatto che ho al massimo è che quando penso ad una buona colonia e voglio metterci magari il 9-10-11% di lime diciamo, sinceramente sentirmi dire che più del 4-5% non è consentito è sbagliato, si tratta solo di una linea guida! Quindi non so cosa accadrà e non so quali saranno le conseguenze. Io non ho terzi investitori, siamo un'azienda con capitale proprio. Le altre aziende, anche le compagnie profumiere qui fuori, perfino le piccole sono in mano agli investitori e penso che i loro legali probabilmente suggeriscano di far attenzione e rimanere in linea con le direttive per essere al riparo da possibili reclami.
Io non ho tutto ciò, comunque cerco di mantenermi il più possibile allineata alle direttive giusto perchè penso che qualora la compagnia cominciasse ad ingrandirsi non vorrei dover cambiare tutte le formule. Non ho cambiato nulla e non devo cambiare nulla ma guardando avanti dovrò tenere in considerazione la cosa più di quanto abbia fatto finora ma non sarà un problema perchè i grandi produttori di fragranze stanno creando nuove molecole e a volte la molecola è perfino meglio dell'equivalente naturale. Ad esempio l'hedione è la molecola usata per il gelsomino ma è fantastica, ha un grande effetto sulla fragranza. Nel mio caso penso di non aver mai avuto problemi ma per una compagnia che fa profumi da cento anni può esserlo, alcune delle formule potrebbero dover essere cambiate e questo potrebbe essere un bel grattacapo.

E: Passando invece alle tue ultime creazioni, ho diverse amiche che sono entusiaste del tuo Tiare perchè è tutto fuorché il solito profumo fiorito tropicale. Qualcuna di loro l'ha perfino paragonato ad un grande classico come Cristalle di Henry Robert per la sua raffinatezza. Come sei riuscita a creare questa fragranza?
L: Lo spirito è decisamente quello di Cristalle ma con un altro fiore, c'è una ragione dietro. Io usavo Cristalle e l'ho portato per circa quattro anni ed è ancora uno dei miei profumi preferiti. Mi è sempre piaciuto e anche ora quando mi imbatto in qualcuno e lo sento penso sia meraviglioso, così ho pensato che potevo fare qualcosa di simile ma usando un fiore diverso. Ha una base più solida di Cristalle, quindi l'effetto è migliore di Cristalle. Mentre lo stavo testando mi piaceva fare il confronto con le mie clienti spruzzando loro da un lato Cristalle e dall'altro Tiare e tutte alla fine preferivano il Tiare: solo allora ho pensato che fosse perfetto. Così ho creato qualcosa che mi piace dato che mia sorella portava Cristalle, io portavo Cristalle, credo che non ci sia nessuna donna al mondo che non abbia mai avuto almeno una bottiglia di Cristalle, penso che ad un certo punto tutte l'abbiamo indossato. Tutte le volte che entrano delle clienti nel mio negozio e chiedo loro cos'hanno indossato in passato, è sorprendente come rispondano tutte First di Van Cleef&Arpels e Cristalle. Non ho mai sentito nominare ripetutamente le stesse due fragranze così spesso.
E: Immagino, hanno lo stesso spirito, sono entrambe chypre...
L: si, ed ho anche una bottiglia di Van Cleef&Arpels a casa perchè adoro il flacone.

Linda riesce veramente a mettere a proprio agio i suoi ospiti e dopo una tazza di tè al gelsomino assaggiamo dei cioccolatini deliziosi e ci mettiamo a parlare di vino e cioccolato. Ci siamo scambiati anche un paio di suggerimenti su dei buoni rossi corposi, tra cui qualche bottiglia italiana naturalmente, prima di passare alla terza parte dell'intervista. Quindi seguitemi!

<I Parte>   <III Parte>

3 commenti:

Nikos Papitsis ha detto...

Mille Grazie for sharing this wonderful interview. I happen to own Ormonde Man and love it. Actually if there is a word that can describe every single OJ's fragrance this is quality!

Anonimo ha detto...

Veramente un'intervista divertente ed interessante! Lei deve proprio essere molto simpatica! :)

Barbara

Anonimo ha detto...

Ottimo lavoro, Mags, as usual. Lieta di leggere una gentile, simpatica e per niente spocchiosa creatrice di profumi che, ahimé, conosco assai poco ma che mi incuriosiscono assai. Possiedo solo una fialetta di Tiarè e sono felicissima di constatare che l'idea che avevo in mente di Cristalle di Chanel sia stata confermata dalla stessa creatrice come piccola fonte di ispirazione. Questo profumo lo immagino con 3 aggettivi precisi: equilibrato, classico e moderno. Una donna del nostro tempo con un'eleganza lineare, sobria non vistosa ma che si fa notare. Cristalle (la versione edt, non tanto la edp) l'ho portato con me per qualche anno e lo amo moltissimo, forse l'unico chanel che trovo davvero fatto per me senza se e senza ma. L'ultima versione (ti ricordi mags?) tanto è a me estranea che non l'ho nemmeno riconosciuta. Tiarè è una bella evoluzione più "adulta" con la sua originalità...entra in una list molto wish!
Malefic Gretel

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