13 gennaio 2013

Blind Sniff Roulette #1: Femme di Rochas

Femme - Pubblicità del 1961
Echeggiavano ancora le bombe della seconda guerra mondiale quando nel 1943 per lanciare la neonata "Rochas Parfums" Marcel Rochas ed il socio Albert Gosset chiesero ad Edmond Roudnitska di creare un profumo. Roudnitska stava già lavorando da tempo ad uno chypre fruttato con rosa, gelsomino, un tocco di sandalo ed ambra grigia. Certo uno chypre lattonico non era una novità, Mitsouko docet, ma egli osò spingersi oltre usando il famoso prunol extra: una base da lui ideata come una prugna polposa,  ipermatura e decadente, quasi confettata. La fragranza proposta da Roudnitska fondeva classicismo e provocazione, classe e sensualità con il sapore esotico, speziato ed carnale del cumino qui dosato nel fondo fino a sfiorare l'effetto ristorante indiano. Lo shock olfattivo fu tale che Marcel Rochas accettò la fragranza senza indugio. Marcel, che all'epoca vestiva le dive di Hollywood, chiamò il profumo Femme in onore alle belle donne ed in particolare alla sua cara Helène, incontrata pochi anni prima chez Paul Poiret. Per vestire la fragranza pensò alla più femmina delle sue clienti di allora, Mae West in guepière nera fu infatti l'ispirazione per le forme del flacone ed il motivo in pizzo della scatola. Lanciata in origine in parfum, parfum de toilette e eau de cologne, la fragranza si trova ancora in commercio ma è stata riformulata nel 1989. Invece quella che avete sentito è una eau de cologne vintage degli anni '70. Il profumo è talmente un capolavoro che ancora dopo 80 anni ci parla di gran femminilità e classe e lo avete colto tutti. Bravi!

Alberto
Bellissimo profumo: caldo, animale e spigoloso, a suo modo elegante con una costruzione classica floreale (rosa, gelsomino?) e fruttata (prugna , frutti di bosco?). Persistente e discreto, mi fa pensare ad un classico chypre fruttato sullo stile di Femme di Rochas.
  • se fosse un colore? Rosso mattone intenso.
  • se fosse un animale? Un riccio un animale che sa farsi notare ma caratterizzato da estrema timidezza.
  • se fosse musica? Mi piace immaginare che nell aria ci sia questo profumo mentre Joni Mitchell esegue "Amelia".
  • se fosse un luogo? L'immediata associazione è con l india terra di fragranze intense.
  • se fosse un capo d'abbigliamento? La immagino come una kefia non ortodossa in termini di disegni e colori, protettiva e calda ma umile e colorata di un rosso mattone.
  • se fosse un film/libro? La mia africa, una storia romantica e avventurosa sia nel libro di Karen Blixen che nel film di Pollack.
  • se fosse un personaggio (storico, pubblico,...)? Amelia Earhart, aviatrice americana volitiva, coraggiosa e con grande personalità ma allo stesso tempo discreta ed elegante.
Andrea S
Un profumo femminile dall’animo vintage. Potrei azzardare un fiorito (direi rosa e ylang ylang) speziato con una base calda e dolce. Ha un’evoluzione molto rapida: da un’apertura speziata, leggermente balsamica e fiorita, ad un animo più ambrato e dolce leggero. Un profumo invernale, caldo e avvolgente. Mi ricorda l’odore di Lush, ma lo vedrei su una signora, se non una nonna, in carne, avvolta nella sua pelliccia, con orecchini vistosi, rossetto rosso e un cappello a tesa larga. E’ un profumo familiare, non mi fa viaggiare lontano, ma in una via di Brera, in mattinata, in un giorno freddo e non affollato. Una signora dal passo lento, l’aria compiaciuta e uno sguardo non troppo amichevole, che osserva le vetrine con aria altezzosa e probabilmente comprerà una grossa candela dalle note vanigliate e un pot pourri per l’ingresso sfarzoso di casa.
  • se fosse un colore? Sarebbe oro, per il suo animo lussureggiante e vistoso. Con riflessi di luce e ombre quando appena spruzzato e quieto, ma con bagliori, dopo qualche minuto.
  • se fosse un animale? Sarebbe una donnola, con il manto marrone e il ventre bianco. Una pelliccia lucida e morbida, per il calore, un animale elegante, ma che si intrufola, che gioca sporco, se necessario.
  • se fosse musica? Mi immagino un ballo in una corte francese. Una musica allegra, luminosa, ritmata, con i suoi riflessi scuri, il concerto in G di Vivaldi

  • se fosse un luogo? Un salone classico, con velluti rossi. Un ambiente abitato, ma leggermente polveroso, con lame di luce dorate che entrano da una persiana semiaperta, che lascia entrare l’odore fresco della primavera. Drappeggi e cornici barocche, tappeti orientali, e poltroncine rivestite in seta o velluto.
  • se fosse un capo d'abbigliamento? Sarebbe una pelliccia di visone. Questo profumo è qualcosa di elegante e lussuoso, ma tenuto in un armadio per molto tempo, con qualcosa che mi ricorda la canfora e l’impolverato, ma con riflessi luminosi, se in movimento. Un capo caldo e col quale camminare a testa alta per intimidire o per mostrarsi.
  • se fosse un film/libro? Midnight in Paris di Woody Allen. Il contrasto tra la famiglia borghese americana a Parigi e lo scrittore che, nella notte si trova nella Parigi della Bella Epoque.
  • se fosse un personaggio (storico, pubblico,...)? Sofia Loren per la bellezza, l’eleganza e l’età matura, i capelli sempre curati e gioielli vistosi.
Bettina
Vedo una donna elegante, di classe che si prepara per una cena. Lo stile è degli anni '60, quello che mi ricordo andava quando ero piccola e mia madre era molto giovane. L'apertura è un po' aldeidata e mi riporta immediatamente a qualche Chanel. A dire il vero sono indecisa fra Chanel e Guerlain. Al primo sniffo ho pensato "che sia un No. 5 supervintage?" ma poi ho sentito una nota fumosa. La nota legnosa non è quella di No. 5 e il legno e l'affumicatura gli danno un lieve tocco mascolino. Sento anche una nota dolciastra, forse della fava tonka. Per me è la quintessenza della fragranza vintage, così fine '50 - primi '60 che ci rivedo mia madre, la sua generazione, una fragranza davvero classica. Mi ha fatto innamorare.
  • se fosse un colore? C'è un'eleganza simile a quella in voga alla fine degli anni '50, bianco e nero, sofisticato ma non troppo artefatto. Come colore direi nero o beige, entrambi sono adatti.
  • se fosse un animale? Un gatto nero dal pelo scintillante e dalle movenze eleganti.
  • se fosse musica? Mi fa pensare a Shirley Bassey e alla buona musica jazz.
  • se fosse un luogo? Associo la fragranza al tempo in cui era permesso fumare nei locali perché ha il sapore di una serata fuori: cena, poi un brandy e una sigaretta. Mi fa pensare ad un ristorante di classe di quegli anni, magari una cena in un ritrovo come l'Hotel Adlon a Berlino.
  • se fosse un capo d'abbigliamento? Un tocco maschile per una donna: il brandy e la sigaretta, ma in abito femminile. Femminilità ma con carattere che ostenta alcune abitudini maschili (il brandy dopo aver fumato). Il capo potrebbe essere un abito elegante o anche una robe smoking.
  • se fosse un film/libro? Una commedia con una protagonista elegante e di classe come Grace Kelly.
  • se fosse un personaggio (storico, pubblico,...)? Una donna degli anni '50 e '60, dallo stile sofisticato e senza tempo: Grace Kelly.

Marcopietro
Prima impressione: ma che buono! Banale, ma rende l’idea della reazione istintiva. Ci sento molto cedro, legni luminosi e tante spezie, qualcosa di dolce e forse qualche fiore a smussare le asperità? Tutto molto ben legato e fatico a distinguere altri componenti a parte forse una tenue eco verde e vegetale a muovere la stabilità dell’insieme, come una leggera brezza che increspa un velo d’acqua. Maschile? Femminile? Mah, direi perfettamente trasversale… Un orientale che mi ricorda alcuni classici dell’alta profumeria francese. Mi ha fatto pensare ad una scena di vita quotidiana ambientata in un interno esotico ma ritratto con lo sguardo di un romantico pittore europeo.




  • se fosse un colore? Un arancio cupo screziato di lampi dorati.
  • se fosse un animale? Un animale agile con una pelliccia lucida, direi una lontra.
  • se fosse musica? Un pianoforte, mani pallide e curatissime che sfiorano svogliatamente la tastiera… Non riconosco il motivo, forse improvvisazioni su temi di Satie o Debussy.
  • se fosse un luogo? Il Vittoriale, l’abitazione di D’Annunzio, sento potente la presenza di un carattere eclettico, l’opulenza di stili esotici che si mischiano a opere preziose, tanta sensibilità estetica francese ed europea contaminata da caratteri importati dalle colonie.
  • se fosse un capo d'abbigliamento? Più che ad un capo di abbigliamento mi fa pensare a preziosi accessori: morbidissimi guanti di pregiato pellame, un bastone da passeggio, una sciarpa di seta decorata con motivi etnici.
  • se fosse un film/libro? Mi arrivano immagini sempre legate alla decadenza di inizio 1900, ho rivisto la Dietrich in abiti maschili, gli intellettuali inglesi della cerchia di Virginia Wolf e mi ha rammentato le atmosfere del film Victor/Victoria con Julie Andrews.
  • se fosse un personaggio (storico, pubblico,...)? Una coppia famosa, simbolo di classe e snobismo, ma anche un tantino trasgressiva: Wally Simpson ed Edward, li immagino muoversi con distaccata curiosità in caotici mercati marocchini.
Alla seconda prova mi sembra di sentire anche della mirra e la componente dolce mi rammenta frutta candita, mi è anche balenato in testa un nome e il ricordo di un preciso lavoro di Lutens, andrò poi a verificare le similitudini, ma il nome si sposerebbe proprio bene alle impressioni che mi ha suggerito.

Ninù
Questa fragranza mi ha letteralamente catturata e avvolta nel suo enigma continuando a sorprendermi. Premetto che non avendo una mouillette l'ho provata direttamente sulla pelle, per cui le mie sensazioni sono anche legate a questo "filtro aggiuntivo". Mi ha dato subito un senso di corposità, di una struttura forte e un po' antica, ma soprattutto sono stata colpita dalla sua mutevolezza. Sulla mia pelle si evolve e sviluppa molto rapidamente rivelando un corpo un po' scontroso, mascolino e lì sta la sorpresa perché pazientando emerge invece la sua vera natura molto più dolce e delicata, un fondo che (da dilettante, in realtà non saprei) mi è sembrato gradevolmente talcato, e stuzzicante.
  • se fosse un colore? Sarebbe un colore caldo, ambrato o di terra bruciata.
  • se fosse un animale? Sarebbe un camaleonte o, meglio, un bruco che si trasforma in farfalla.
  • se fosse musica? Sarebbe una musica jazz.
  • se fosse un luogo? Sarebbe una New York anni quaranta.
  • se fosse un capo d'abbigliamento? Se fosse un capo di abbigliamento sarebbe un delizioso paio di guanti.
  • se fosse un film/libro? Se fosse un film sarebbe "Casablanca". 
  • se fosse un personaggio (storico, pubblico,...)? Potrebbe essere Betty Boop.
<Blind Sniff Roulette #2> <Blind Sniff Roulette #3>

3 commenti:

Davide ha detto...

Risposte davvero divertenti! Complimenti ad Alberto che ci ha imbroccato e... Mags.. alla prossima mi piacerebbe sentirlo questo Femme vintage! :D

marcopietro ha detto...

Bravo Alberto, e bravi tutti...mi piace leggere le suggestioni che le fragranze suggeriscono agli altri amici coinvolti nel gioco.
E' un bel modo per incontrare lavori a cui forse mai mi avvicinerei. Facendolo con la totale disponibilità di ascoltare tutto ciò che hanno da dire si viene ripagati da belle sensazioni, almeno in questo primo caso :)

Sonia ha detto...

E'sempre un piacere leggervi.
Ricordo bene il primo Femme. Lo usava mia nonna, aveva un che di misterioso e avvolgente che ho ritrovato in molti dei vostri commenti.
Concordo con Alberto per la gamma olfattiva e mi ritrovo negli accostamenti di Bettina.
Quei locali dove si fuma e si beve il brandy, che a me rimandano ad una certa Parigi esistenzialista di tanto tempo fa. Tuttavia in ciascuna delle vostre riflessioni ho ritrovato un pezzetto dei miei ricordi di Femme. Segno che non solo i profumi hanno il più immediato potere evocativo che si possa immaginare, ma anche che tendono un filo conduttore, tra esperienze affini e insieme distinte, che in qualche maniera sono un patrimonio comune. Un frammento della nostra coscienza, riverberato all'infinito dalle mille sfaccettature delle storie altrui.
E come sempre mi scuso per la mia invadenza.
Grazie per questo affascinante viaggio.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...