"Le signore raffinate e i gentiluomini dovrebbero deliziarsi con un'essenza che si trova nelle ingloriose viscere di una balena indisposta" Moby-Dick - Herman Melville
Bernard Bourgeois a Esxence 2013 |
Come sempre, l'Osmothèque con le sue conferenze rimane una delle presenze per cui vale la pena di aspettare Esxence. Quest'anno poi hanno esaudito un mio grande desiderio (senza nemmeno averlo espresso) portando a Milano la monografia dedicata alle materie di origine animale in profumeria che mi sono perso l'anno scorso a Versailles e che l'Osmothèque riproporrà il prossimo 14 maggio.
Le materie prime di origine animale sono state usate per secoli nella profumeria tradizionale sia per il loro ruolo di fissatori ma anche per le note particolarmente vibranti ed evocative che ci parlano con un linguaggio atavico e misterioso. Sarebbe difficile tentare di condensare in un post la brillante esposizione di Bernard Bourgeois su ambra grigia, muschio di cervo, castoreum e zibetto. Siccome oltre alle bellissime materie e creazioni presentate dall'Osmothèque ho avuto modo di sentirne altre vecchie e nuove contenenti ambra grigia, ho deciso di parlarvi proprio di questa materia affascinante il cui uso millenario si perde nel mito: l'oro galleggiante.
Blocco di ambra grigia |
Una volta essicata, l'ambra grigia è ridotta in polvere e trattata in tintura alcolica al 3-5%. Più a lungo macera (minimo 6 mesi) e migliori sono le qualità olfattive della tintura che si ottiene. Il suo aroma è complesso, marino ed animale, legnoso e balsamico, mielato e tabaccato con accenni di cuoio ed ha una tenacità eccezionale che lo rende anche un ottimo fissativo. Lo si distingue facilmente annusandolo perché unisce i sentori animali a quelli della brezza marina dando quell'odore irresistibile di pelle abbronzata dopo la spiaggia. A volte prevale un aspetto, a volte l'altro. Ad esempio basta sniffare No. 5 nella sua formulazione originale per capire che la varietà preferita da Ernest Beaux è quella in cui prevale l'aspetto marino, leggero, quasi floreale. Indossando Shalimar vintage invece, si sente pulsare un accordo vanigliato sensualissimo che svela l'amore di Jacques Guerlain per l'ambra grigia più fecale e quasi cuoiata.
Ed ecco la < seconda parte >. Non perdetela!
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