Per l'ultimo giro di Blind Sniff Roulette non poteva mancare un vintage del 1978 che mi aiuta anche a svelare il filo conduttore dell'edizione di quest'anno: l'iris. La terza fragranza misteriosa celata in un elegante disco nero è Silences eau de toilette di Jacomo, iconica boutique newyorkese fondata negli anni '60 da James Kaplan e Gerard Courtin. Questo chypre verde composto da Jean-Charles Niel (Magie Noire di Lancôme) e Yves Tanguy (Magie Noire, Anne Klein II) in Italia non ha mai avuto grande fortuna, forse per la sua parentela (che alcuni di voi hanno sentito) con Chanel No. 19 e con Vent Vert di Balmain in totale controtendenza con le scie narcotiche di Opium, esploso appena prima nel 1977.
Così Silences è una fragranza vibrante e assertiva di galbano e giacinto (Eva contro Eva, Athena, D'Annunzio) per una donna dall'eleganza rarefatta, quasi austera (Richard Neutra, tailleur pantalone, giardino nobiliare, Laura, Audrey Hepburn) e dal carattere indipendente (gatto) dove il prezioso iris (velluto verde, pavone, bracciale d'oro, musica sinfonica) non evolve nel cuoio talcato di No. 19 ma preferisce un'armonia in minore fatta di terra scura che esala l'aroma di cipressi, muschi e rose sotto la pioggia (Rapsodia in blu, pioggia nel pineto). I nitromuschi scandano appena l'accordo boschivo di una brezza misteriosa e sensuale (ambienti mondani, suite per violoncello).Silences è stato rilanciato nel 2004 ma la fragranza attuale ha perso il suo smalto androgino cadendo vittima degli inesorabili parametri IFRA e della mise au goût du jour (forse che siano due lame della stessa forbice?). Ancora bravi per aver saputo ascoltare quello che ciascuna fragranza ha da raccontare e grazie per aver partecipato ragazzi!
Giampaolo Jicky Baldoni
Questo terzo atto di Blind Sniff vede il sipario aprirsi su una fragranza molto raffinata, tenace, spinosa ed inebriante come una rosa. Luce ed ombra coesistono e definiscono una donna dal carattere forte e indipendente. Vigorose note verdi, umide e frizzanti (galbano, aldeidi, vetiver?) accostate ad un cuoio sommesso e discreto costituiscono la trama che si intreccia alla perfezione con un ordito costituito da molteplici note floreali (gelsomino, giacinto?). Il risultato è una rosa estremamente realistica.
- se fosse un colore? Sarebbe un solenne verde scuro vellutato.
- se fosse un animale? Penso ad un gatto siamese, indipendente per eccellenza.
- se fosse musica? Penso alla Rapsodia in Blu di G. Gershwin interpretata da Leonard Bernstein.
- se fosse un luogo? Sarebbe una casa post-moderna progettata da Richard Neutra, squadrata, fatta di materie dure, fredde, eppure dagli spazi che si aprono verso l'esterno, restando, in qualche moodo, connessi all'ambiente circostante, alla natura.
Balenciaga Pre-Fall 2014 |
- se fosse un capo d'abbigliamento? Sarebbe un tailleur/pantalone, a sottolineare di nuovo i concetti di indipendenza; comodità, rigore.
- se fosse un film/libro? Eva contro Eva, il celeberrimo film con Bette Davis, proprio perchè la fragranza mi fa pensare a Margo Channing.
- se fosse un personaggio (storico, pubblico,...)? Non ho dubbi, Ayn Rand, la controversa scrittrice de La rivolta di Atlante e La fonte meravigliosa.
Delle tre, l'unica fragranza che vorrei per me e che definirei un profumo di aurea classicità. Autosufficiente, non ha bisogno di chiacchiere sofisticate, di proiezioni o immaginarii per assumere una statura. È bello, equilibrato, tridimensionale e sapientemente intrecciato, ed aggiunge bellezza a chi lo indossa. Per me sarebbe anche finita qua, ma siccome il gioco ha le sue regole, non me ne sottraggo.
- se fosse un colore? Se fosse un colore sarebbe una transizione dal verde al beige all'oro. Così traduco note verdi e acuminate di galbano, che si ammorbidiscono nell'iris e nel sandalo, con le ormai desuete aldeidi a tessere la trama dorata che conduce la danza.
- se fosse un animale? Sarebbe un gatto esemplare: sornione ed opportunista.
- se fosse musica? Sarebbe il Thème de Camille di Georges Delerue (nel soundtrack sia di Le mépris di J.L. Godard che di Casino di M. Scorsese).
- se fosse un luogo? Sarebbe un ambiente di incontri mondani.
- se fosse un capo d'abbigliamento? Sarebbe in realtà un accessorio prezioso, orologio o bracciale.
- se fosse un film/libro? Se fosse un'opera d'arte, per il carattere di autosufficienza già richiamato, sarebbe la statua di Athena, opera di Fidia.
Copia antica della Athena Parthenos di Fidia (Athéna Varvakeion) |
- se fosse un personaggio (storico, pubblico,...)? Se fosse un personaggio famoso sarebbe la Laura petrarchesca.
Galbano, galbano! Chypre, chypre! Stile Guerlain, stile Guerlain! Azzardo le tre affermazioni per ridere un po' e stare al gioco, ma sono le prime sensazioni che mi sono venute in mente annusando questo terzo profumo misterioso. Un profumo per estimatori, un vintage o un compositore che ama parecchio le atmosfere vintage. Non incontra i miei gusti perché ha un tocco crudele che mi tiene a distanza, non saprei però il motivo, ma apprezzo la bella composizione che al mio naso ingenuo risulta essere un bel mix di note verdi, eteree se non acquatiche, fiori bianchi e linfa, muschi umidi di pioggia e ombra, con un'impronta secca che potrebbe essere data dal vetiver.
- se fosse un colore? Tutte le sfumature del verde ma con una predilezione per il verde muschio, più oscuro e cupo.
- se fosse un animale? Sarebbe un pavone che fa la ruota: bestia rara e bellissima, dal simbolismo non proprio solare, cammina in curatissimi giardini di nobile natura mostrando tutte le sfumature del verde, dal sottobosco cupo al chiaro luminoso. Mi pare che racconti bene l'anima di questo profumo.
- se fosse musica? Se fosse musica direi J.S.Bach Suite per Violoncello solo n. 1.
- se fosse un luogo? Sarebbe un conturbante labirinto dalle siepi alte, dentro un giardino di nobile casata, sotto le prime stelle della sera.
- se fosse un capo d'abbigliamento? Sarebbe un paio di guanti color avorio, da donna, che possono accarezzare ma anche uccidere senza lasciare impronte.
- se fosse un film/libro? Se fosse un film sarebbe I Misteri del Giardino di Compton House di Peter Greenaway: estetica ai massimi livelli ma personaggi immorali e amorali.
- se fosse un personaggio (storico, pubblico,...)? Se fosse un personaggio sarebbe Gabriele D'Annunzio che legge a voce alta la La pioggia nel pineto, dopo aver annusato una preziosissima boccetta di laudano (oppiaceo, n.d.r).
Raffinato, deciso, pulito e a tratti saponoso: questi sono alcuni aggettivi che descrivono la mia esperienza con il profumo No. 3 della nostra Blind Sniff Roulette. Mentre sulla mouillette rimane il suo carattere deciso, sulla pelle dopo una mezz'ora addolcisce, perde la sua potenza e si trasforma in una soffice e ammiccante aura. Lo sento abbastanza impegnativo come profumo e lo vedo indossato da una donna di classe, austera che vuole essere presente: l'aura che si sviluppa e in cui si avvolge le dà sicurezza e prestigio.
- se fosse un colore? Sarebbe bianco.
- se fosse un animale? Sarebbe un Dalmata.
- se fosse musica? Suonerebbe come qualcosa di sinfonico.
- se fosse un luogo? Parigi.
- se fosse un capo d'abbigliamento? Sarebbe un tailleur.
- se fosse un film/libro? Se fosse un film sarebbe Colazione da Tiffany di Blake Edwards.
- se fosse un personaggio (storico, pubblico,...)? Se fosse un personaggio di conseguenza sarebbe Audrey Hepburn.
2 commenti:
Malefico Ermans!! Mi sono molto divertita e mi conforta leggere che molti dei colleghi partecipanti abbiano avuto, in alcune risposte, le medesime mie impressioni.
Ero arrivata a percepire la scelta dell'"iris mood" ma il mio naso poco addomesticato non è riuscito a coglierlo in modo così netto. L'iris per me è o talco o carota, quindi la terza via più floreale/verde non mi è famigliare.
Il terzo profumo, il vintage, mi ha ricordato in apertura un vintage Guerlain, Chamade, in eau de Cologne...ora che te l'ho detto mi puoi squalificare! :-)
tua Malefic Blonde
Haha Malefica, mi fa piacere averti dato una ormai insolita lettura del tema irisato. Purtroppo oggi si è sempre più propensi a interpretare l'iris come talco da toeletta (pulito) oppure come carota (fruttato) o ancora come zucchero a velo o burro (gourmand) e si dimentica la sua accezione primaria di pianta, con la sua linfa, i fiori e le sue radici coperte di terra. Anche per il terzo profumo la parte verde sicuramente lo lega a Chamade, era un po' il trend olfattivo di quel decennio.
Grazie ancora per aver giocato e a presto qui quando vorrai.
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