Special for Gentlemen è la prima fragranza maschile che
Le Galion lanciò subito dopo la seconda guerra mondiale ma sarebbe difficile dire da quale era provenga se non fosse per le inconfondibili cromature del galbano tanto in voga nel 1947. La sua eleganza intemporale potrebbe appartenere alla belle époque come agli anni '60 ed è modellata sullo scheletro olfattivo delle lavande ambrate ed animali figlie del mio adorato
Jicky. Basta uno spruzzo per capire che Special for Gentlemen è
Cary Grant, fresco di rasatura in
Caccia al Ladro: non sarà giovanissimo ma che importa quando si è così stilosi da arrampicarsi sui tetti senza un capello fuori posto e sedurre giovani ereditiere con modi sornioni?

Non manca nemmeno l'odore di agrumi e lavanda della riviera francese che nasconde qui come nel film e nel Guerlain lo zampino felino dietro l'aspetto pulito. L'inizio aromatico ed il cuore più speziato sfumano lasciando una nuvola animale e sofisticata di muschi caldi il cui si avvolgono le spire fumose e caramellate di vetiver e opoponaco. L'eau de parfum ricreata da
David Maruitte (Laboratorio Olfattivo Décou-Vert e Salina) ha un'ottima tenuta ed al tramonto fa ancora compagnia la dolcezza talcata della vaniglia, l'ultimo abbraccio di questo intrigante rubacuori.

Parlando di profumi, gli anni '70 sono figli dell'emancipazione della donna e di quello sconfinamento olfattivo fra i sessi che vede negli esperidati aromatici il territorio comune dove son fiorite fragranze come
Eau Sauvage, Eau de cologne d'Hermès (oggi
Eau d'Orange Verte) e
Ô de Lancôme amati sia dagli uomini che dalle donne per la loro freschezza e per il carattere discreto.
Unisex per natura ancor prima che il termine unisex fosse di moda, da sempre son due i fiori condivisi della profumeria: garofano e geranio, piccante l'uno, aromatico l'altro. Nel 1972
Paul Vacher sceglie il secondo per il cuore di
Eau Noble e lo circonda di un'armonia disinvolta ma complessa. L'atmosfera che
Marie Duchêne da alla rilettura di Eau Noble è quella rilassata delle mattine d'estate passate sotto ad un porticato in campagna fra i gerani vellutati, degli abiti leggeri e delle letture indisturbate fra i vasi di limoni e l'argento opaco della salvia su tutti gli odori della cucina. Dal giardino lontano la frescezza della lavanda porta l'ombrosità delle fronde e l'odore dei finimenti dei cavalli che qui si unisce ad un fondo chypre asciutto e discreto dagli accenti terrosi di isobutil quinoleina per donargli profondità.
Per festeggiare la rinascita di Le Galion e permettere ad alcuni di voi di scroprire in anteprima le altre fragranze, ho deciso di farvi un regalo. Fra tutti quelli che lasceranno un commento a questo post entro una settimana, sorteggerò tre fortunati a cui manderò un assaggio dei soliflori
Iris,
Rose e
Tubereuse riorchestrati da
Thomas Fontaine.
Bentornato Le Galion!
3 commenti:
Anche non conoscendoli, ne sono letteralmente innamorato pazzo ! Ho delle aspettative altissime su tutta la linea, sulle materie prime e sulla persistenza. Per non parlare del Pack !
L'idea del vintage riproposto la trovo valida, in un periodo dove la creatività sembra portare solo al sintetico o al già sentito. Sembrerebbe ottimo anche il rapporto quantità - prezzo
Li ho sentiti velocissimamente in chiusura a Milano, e sono rimasto molto colpito dai profumi e dalla gentilezza e competenza della signora! Mi piacerebbe molto poterli provare su pelle!
Recensione, descrizione, confezione... Non vedo l'ora!
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