30 luglio 2013

Lavanda, che peccato di gola!

"Quando io uso la vaniglia, faccio una crème caramel. Quando Jacques usa la vaniglia, fa Shalimar" Ernest Beaux

Chi mi conosce sa che difficilmente amo le lavande e in particolare quel genere di lavanda che mi rituffa all'istante fra zie austere in gabardine blu, parenti in loden dissotterrato dall'armadio per la festa e vecchi negozi di barbieri di provincia.
Fortunatamente ci hanno pensato i grandi classici della profumeria a farmi apprezzare questa pianta aromatica che fiorisce proprio in estate, specialmente il mio adorato Jicky eau de toilette, dove la lavanda trionfa immersa in una luce dorata. Il potere magico della lavanda sta nell'alta percentuale di linalolo (e dei suoi acetati), composti molto volatili che la rendono fresca, floreale ma anche aromatica e ideale anche aggiunta in piccole dosi per dare luce e diffusività alle fragranze. La lavanda è un po' un'essenza tuttofare, ma non tutti sanno che è anche commestibile.


Pour un homme de Caron (anni 1950)
Alcune settimane fa ho visto in vendita al supermercato delle piantine di lavanda bio, cioè non trattata per uso alimentare. Come resistere alla tentazione bizzarra di dare un'altra chance alla lavanda, stavolta in cucina? Arrivato a casa l'ho messa sul davanzale nell'attesa che fiorisse. Intanto mi sbizzarrivo a pensare come usarla, magari in un dolce con vanillina e fava tonka, perché no?! Così ho deciso di fare dei muffin alla lavanda.
Mentre i muffin cuocevano in forno, il loro profumo inondava il mio piccolo appartamento come se avessi spruzzato generosamente lavanda, benzoino burroso, vaniglia e tonka. Immaginate Pour un homme de Caron con la sua dolcezza spalmato su una fetta di pane caldo imburrato? Il risultato è stato così gustoso da riscuotere parecchi consensi a casa, allora mi son permesso di parafrasare scherzosamente Ernest Beaux: "Quando io uso la lavanda faccio i muffin. Quando Ernest Daltroff usa la lavanda fa Pour un Homme". Eccovi la ricetta per chi vuole sperimentarla!

Ingredienti:
  • 180g burro morbido
  • 2 uova intere + 1 tuorlo
  • 200g di zucchero
  • 250ml di latte intero
  • 380g di farina  di grano tenero "00"
  • 2 cucchiai di fiori di lavanda bio freschi (o un cucchiaio secchi)
  • 1 bustina di vanillina
  • 1 fava tonka
  • 1/2 cucchiaino di bicarbonato
  • 1 bustina di lievito
  • 1 pizzico di sale
Versate il latte in un pentolino e portatelo quasi ad ebollizione. Toglietelo dal fuoco, versatevi i fiori di lavanda e coprite con un coperchio. Lasciate riposare finché il latte si sarà raffreddato.
Accendete il forno a 180°. Mischiate e setacciate in una ciotola la farina, il lievito e il bicarbonato. In una ciotola montate in burro a crema con lo zucchero, il sale e la vanillina.  Unite le uova, il latte e la fava tonka grattugiata finemente e continuate a lavorare il composto fino a che non risulti cremoso. Incorporate poco alla volta il composto di farina, setacciandolo fino a che l'impasto risulterà cremoso e senza grumi.
Versarlo a cucchiaiate negli stampi da muffin contenenti le pirottine di carta fino a riempirli quasi al margine. Cuoceteli in forno per circa 20-25 minuti lasciandoli dorare in superficie.  Spegnete il forno e lasciateli riposare per 5 minuti a sportello aperto, dopodiché toglieteli e lasciateli raffreddare.

4 commenti:

Davide ha detto...

Oooohhh! Finalmente hai sganciato una ricetta!!

:D

Davide ha detto...

... sarebero gradite anche le ricette delle tue bavaresi!

marzipan_28 ha detto...

Il mio gelataio fa uno strepitoso gelato alla lavanda che è nella mia top five. Ora anche i muffin. Basta tentazioni.

Magnifiscent ha detto...

Uh, Marzi!
Il gelato alla lavanda mi manca! Ora per colpa tua devo assolutamente assaggiarto ;)

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