La magnolia è un dinosauro botanico: si dice infatti che i primi fiori apparsi sulla terra fossero antenati delle magnolie con la stessa simmetria perfetta per cui qualsiasi asse si scelga, si hanno sempre due metà esatte. Questo ha suggerito a Frédéric Malle il nome della mia candela preferita della linea: Jurassic Flower, creata da Carlos Benaïm a partire dall'headspace della magnolia grandiflora.
Grande tendenza olfattiva negli ultimi due anni, la magnolia dona la sua setosità a Mito e la radiosità a Jour d'Hermès. La magnolia è nota amata anche dai vincitori del contest 2013 di Esxence e mentre Alex Lee ne usa la freschezza per sollevare la base ambrata e golosa di Etoilegance, Cristiano Canali smussa l'impertinenza del pepe rosa nelle sfumature fruttate della sua Magnolia Esxentialis.
Se in queste fragranze però la magnolia è solo uno degli aspetti, non tardano ad arrivare veri e propri soliflori come le due Magnolia Grandiflora lanciate dalla designer floreale australiana Saskia Havekes. Partendo da Jurassic Flower, Carlos Benaïm modella la sua Eau de Magnolia su un l'equilibrio a metà fra il fiore astringente di Sandrine Videault e quello più languido di Michel Roudnitska. La freschezza di una colonia è garantita dall'aggiunta del succo verde e fruttato di una cucurbitacea immaginaria che amplifica la sferzata citrica iniziale.
Il richiamo agli anni '70 di Diorella e Grain de Sable di Nicky Verfaillie (1977) è evidente e ribadisce dopo qualche peccato veniale, la vocazione di Monsieur Malle alla bellezza classica al di la dei generi sessuali e delle mode passeggere. E' facile immaginare la croccantezza appena indolica di Eau de Magnolia sull'adolescente sportiva così come sulla donna dall'eleganza asciutta o perfino sull'uomo a caccia di una colonia distinta e originale. La rilettura contemporanea del tema esperidato-floreale sta nell'uso di nuove materie prime e nel sublimare l'allure retrò con una texture più essenziale ma non per questo meno elegante. Dopo un'apertura atmosferica e molto diffusiva, quel che resta su pelle più tardi è altrettanto luminoso, sottile ma tenace. Grazie ad un accordo asciutto e sapido che gioca con muschio d'albero ed estrazioni frazionate di patchouli e vetiver privati dei loro aspetti stantii, canforati e oleosi, Eau de Magnolia tratteggia un ikebana raffinato (e forse fin troppo composto e distante dalla natura teatrale dei fiori di magnolia) tutto petali traslucidi e rami neri che trasla il classico tema chypre fruttato in una scena sovraesposta.
3 commenti:
Magnifico post da rientro, Ermano! Ti vedo al tuo meglo. A presto, Wanda
Ciao Wanda,
grazie mille, sei sempre gentilissima!
A prestissimo a Firenze!
Gran bella descrizione, Ermano. Mi hai fatto tornare voglia di provarla!!!
Ciao, Stefano Asus
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