23 dicembre 2016

Rahele di Neela Vermeire Creations (B. Duchaufour 2016)


Una cara amica che conduce orgogliosamente una bella profumeria nelle Marche dice sempre che, mentre maneggia e spruzza un flacone di profumo, è come se tenesse fra le mani qualcosa di più di un semplice liquido profumato. C'è il cuore di chi lo ha fatto in ogni bottiglia, e questo è ancora più vero se si parla di Neela Vermeire, la direttrice creative del marchio omonimo. Impossibile pensare alle sue creazioni senza associarle a lei visto che Neela riesce a mettere un po' del suo spirito in ogni fragranza che porta il suo nome.
Condividendo la sua passione per la musica classica, non ho potuto fare a meno di annusare l'ultima creazione in questi giorni in arrivo nei punti vendita, Rahele senza pensare alle tinte pastello degli interni exotici Louis XV che incorniciano in riccioli d'oro moretti coi turbanti, rinoceronti ed elefanti su specchi di madreperla. Delicato eppure opulento come la musica di Jean-Philippe Rameau, il profumo danza come damigelle abbigliate in tessuti a piccoli motivi floreali che sembrano rubati ai decori Moghul.


Pendule au Rhinoceros - Noël Baltazar (1755)
Durante il regno di Luigi XIV tre viaggiatori, Francois Bernier, Jean-Baptiste Tavernier e Jean Thévenot seguendo la loro curiosità ed il loro spirito avventuroso, furono fra i primi francesi ad approdare in India. Bernier (1620–1688) era il medico del figlio più giovane di Shah Jahan e, in generale della corte durante i suoi dodici anni di permanenza in India. Tavernier (1605-1689) era un mercante di pietre preziose di discendenza belga che aveva fondato la sua compagnia delle Indie orientali ed aveva venduto al Re Sole il leggendario diamante blu Tavernier  (conosciuto poi anche come Hope Diamond) che divenne poi la pietra centrale della corona francese. Thévenot (1633-1667), era un linguista ed un botanico. I diari di Monsieur Thévenot in oriente descrivono in dettaglio le sue osservazioni di bordo. Questo fu la prima parte dei suoi Voyages e fu pubblicato mentre egli era ancora in vita. Le successive due parti dei Voyages furono pubblicate postume. Le memorie di viaggio dei tre viaggiatori erano particolarmente ricche di dettagli e osservazioni sulla loro permanenza sotto l'impero Moghul, al punto che diventarono leggendari ed influenzarono grandemente le arti e la cultura dei due secoli successivi.

Madame de Pompadour - M. Q. de la Tour (1755)
Rahele, che significa "viaggiatore" in persiano riflette a meraviglia questa ispirazione. Infatti, rispetto alle creazioni precedenti della linea squisitamente rollate in spezie e balsami, cosparse di mango polposo appena tagliato e manciate di petali opulenti, Rahele risulta immediatamente più europeo, come le memorie scritte da un aristocratico francese. Il diamante Tavernier qui usato come pezzo centrale del profumo è l'osmanthus col suo color albicocca che il profumiere Bertrand Duchaufour pone in un castone neo-chypre per esaltarne tutte le sfaccettature di the verde macchiato latte. Sorprendentemente il risultato è luminoso con guizzi di bergamotto e cardamomo che vibrano in apertura.
Tutta l'eleganza del barocco francese è data da un bel bouquet di violette spolverate di cannella che riportano alle ciprie in cui i petali saponosi venivano sbriciolati con la spezia rossa per tingere le gote di porcellana delle cortigiane. Il cuore della fragranza è intrecciato all'eredità dell'impero Moghul di Mohur, accomunata a Rahele dalla golosità dei laddu alla rosa. Il fondo è delicatissimo con il tema chypre che diventa una mousse tabaccata infusa di sandalo e patchouli finissimo.


Alexander McQueen on Vogue Spain 2010
Il tocco finale della toilette della perfetta Demoiselle barocca è l'eco cuoiata delle foglie di violetta, morbido come un guanto di vitello pieno fiore rinforzata da pennellate di storace e zafferano che riportano al cuoio sofisticato di Cuir de Nacre della designer di gioielli Ann Gerard. Pur mantenendo gli standard caratteristici di complessità e raffinatezza, Rahele è la più occidentale delle fragranze del marchio e rappresenta un punto d'approccio interessante per chi non è avvezzo alle creazioni di Neela Vermeire. Rahele ha buona longevità e sillage discreto, come un alone che ti circonda invitando chiunque si avvicini.



Le note ufficiali di Rahele sono
Note di testa: mandarino verde, cardamomo, cannella, assoluta di foglie di violetta
Note di cuore: assoluta d'osmanthus, assoluta di rosa, magnolia, assoluta di gelsomino, iris, violetta
Note di base: legno di cedro, legno di sandalo, muschio di quercia, patchouli, cuoio





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