Debbie Harry dipinta da Andy Warhol su Amiga |
Nose System è un brevetto creato dai proprietari di Nose (fra cui Silvio Levi, Mark Buxton, Romano Ricci, e Nicolas Cloutier) inizialmente per il loro negozio parigino e che ora si sta diffondendo in vari punti vendita sparsi per l'Europa. Il bello è che dovunque vi troviate, potete recuperare il vostro profilo nel cloud e aggiornarlo con nuove nuvole profumate.
In breve per i tech-jeek, si tratta di un sistema esperto che si basa su un database di oltre 7500 fragranze e, dopo un minimo di training con l'utente, consente con buona confidenza di avere una diagnosi olfattiva di proposte in linea coi suoi gusti.Per fare la prova del nove mi son seduto sorseggiando amarone assieme a Nicolas Cloutier e alla bella Giulietta di Pérfume e mi sono divertito a torchiare il sistema. Dopo aver dato poche informazioni sul sesso e da dove vengo, parto col piede giusto e inserisco Mon Nom est Rouge, Tabac Blond e Fougère Bengale come fragranze usate di recente.
Subito Nose mi dice che amo le note comuni a questa triade profumata: rosa, gelsomino, garofano, cannella, cuoio, note ambrate e animali e quindi mi propone di testare cinque fragranze assegnandogli un voto da -5 a 5.
Nose mentre elabora la mia diagnosi |
Nose mi assegna una seconda cinquina e poi ancora una terza, raccogliendo così elementi sufficienti per tentare di predire i miei gusti. Ogni nuova selezione renderà il sistema sempre più aderente ai miei gusti ma - dopo il terzo round abbiamo già una buona probabilità di incontrare il gusto del cliente - dice sorridendo Silvio Levi.
A parte lo storico cuoiato viennese che strappa un voto alto, le proposte finali sono Floris Special No. 127 e Humiecki&Graef Blask. Un piede nel passato e l'altro nel futuro, sono io. La mia vanità segnata da Castore e Polluce mi convince a lasciarmi inondare gli avanbracci. Bella riscoperta Blask, sentito durante il lancio qualche anno fa. Sorpresa invece per questo Floris brillante di agrumi ed erbe che nasconde nell'elegante talcatura Belle Epoque il fantasma di Jicky.
Sarà che vivo di tecnologia, ma le applicazioni profumate credo siano solo all'inizio. Chissà cosa ci riservano i dispositivi del futuro: cellulari in grado di diffondere fragranze diverse a seconda di chi ci chiama e poi, prodigio della domotica, led intelligenti capaci di modulare colore e intensità di luci e fragranze in diverse zone della casa a seconda della situazione. Sarà anche possibile regolare tutto da remoto, magari per rientrare dopo una giornata di lavoro e trovare un'accoglienza profumata grazie a internet of things, anzi, a internet of scented things.
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