Blind Sniff Roulette #1: Paris di Yves Saint Laurent

Paris - Pubblicità del 1990

La selezione di quest'anno delle fragranze con cui giocare si apre inevitabilmente influenzata dai miei incontri sulla storia della profumeria ed in particolare come molti hanno azzeccato, siamo davanti ad un best-seller anni '80: Paris di Yves Saint Laurent in versione eau de toilette vintage. La leggenda vuole che Yves Saint Laurent avesse dato come unico briefing a Sophia Grojsman un orologio con un cinturino rosa. Come avete ben descritto, ispirata da Après l'Ondée Sophia lo ha tradotto in un jus femminile (colori chiari, fantasie floreali) e vivace (La vie en rose, Vivaldi), romantico (Sissi, Audrey Hepburn, l'operetta) ma con un tocco contemporaneo malizioso (Brigitte Bardot, pizzi e trasparenze) che nei decenni è diventato un classico associato all'espressione più raffinata dell'eleganza anni '80.

Adjiumi

• se fosse un colore? Sarebbe una sfumatura di viola tipica dell'iris e del giacinto, che sfuma al rosso Valentino che possiamo ritrovare in certi garofani.
• se fosse un animale? Sarebbe un animale domestico, un cane, ho scelto uno tra i più comuni perché avverto delle note di geranio nel cuore, il fiore “domestico” tra più diffusi.
• se fosse musica? Il suo spartito avrebbe delle note molto alte e tenute a lungo, persistenti.
• se fosse un luogo? Sarebbe un viale infinito, di quelli classici che portano ai cimiteri, una mattina d'Inverno, quando ai bordi del sentiero le foglie sono irrigidite dal freddo della notte e la visuale è ridotta da una leggera nebbia, come se ci fosse una nuvola aldeidata davanti agli occhi.
• se fosse un capo d'abbigliamento? Sarebbe un capo femminile, fatto con un tessuto fresco a stampa floreale.
• se fosse un film/libro? Il Giardino segreto, oltre il portone, la vista di un fiore vivo, intenso, avvolgente.
• se fosse un personaggio (storico, pubblico,...)? Sarebbe una figura femminile che ha dettato dei canoni di bellezza in un periodo ben preciso, Audrey Hepburn, alle prese con la miniserie Gardens of the World.

 

Giampaolo Jicky Baldoni
Il primo profumo testato per il Blind Sniff di quest’ anno è una composizione deliziosa, verde, esuberante e poudrée come una Jeune fille en fleur! La composizione si apre con note verdeggianti, leggermente umide (giacinto?) croccanti, che, tuttavia anticipano quella che sarà la vera anima della fragranza: un vento primaverile  di luminose suggestioni  talcate e floreali (azzardo: mimosa, violetta, iris), una Primavera dell’ anima, che accenna alla giovinezza dei sentimenti, al passare degli anni vissuto con leggerezza, quella evocata da queste note.
Oserei dire che la fragranza in questione sia Paris, il classico di Sophia Grosjman per Yves Saint Laurent o, comunque, me lo ricorda davvero in modo impressionante.

• se fosse un colore? Sarebbe un giallo pastello, sfumato di rosa.
• se fosse un animale? Una rondine, senza dubbio, perché questo animale lo associo ad una buona notizia, all’anticipazione di qualcosa di bello a venire, ad una promessa di rinascita, proprio come la fragranza in esame: un anticipo di bellezza in divenire.
• se fosse musica? A costo di essere didascalico, e di mostrare mancanza di immaginazione, direi, inevitabilmente, “La Vie en rose” nell’interpretazione di Edith Piaf, così come in quella, bellissima, di Grace Jones.

• se fosse un luogo? Un grande parco, pieno di alberi di mimosa, con uno specchio d’ acqua presso cui sboccino giacinti ed iris, ed una grande siepe al di là della quale si intravede un roseto.
• se fosse un capo d'abbigliamento? Un leggero foulard di seta trasparente, adatto ad essere utile per ripararsi da un’ inaspettata folata d’ aria ancora fresca ad inizio Primavera.
• se fosse un film/libro? Sarebbe uno dei racconti di Katherine Mansfield, in cui la presa di coscienza della realtà oggettiva da parte di individui superficiali o sognatori, gioca sempre un ruolo critico. Questa fragranza si adatta benissimo sia ad un carattere sognatore, che ad una personalità risolta, auto-cosciente e serena.
• se fosse un personaggio (storico, pubblico,...)? Sarebbe Brigitte Bardot, la personificazione di una costante promessa di piacere, una bellezza leggiadra eppure raggiungibile.

Lorenzo
Spensierato, frizzante di aldeidi, mi ricorda il profumo di mia madre quando ero bambino. Un ballo in un salone, lampadari a goccia.

• se fosse un colore? Se fosse un colore, sarebbe bianco cangiante come un velluto o come la seta.
• se fosse un animale? Se fosse un animale sarebbe una farfalla.

• se fosse musica? Se fosse una musica sarebbe una operetta di Franz Lehar.
• se fosse un luogo? Sarebbe una delle tante -vere o presunte- residenze della principessa Sissi.
• se fosse un capo d'abbigliamento? Se fosse un capo di abbigliamento sarebbe una sottoveste di pizzo, fra il malizioso e l'innocente.
• se fosse un film/libro? Fosse un film, sarebbe The sound of Music (Tutti insieme appassionatamente).
• se fosse un personaggio (storico, pubblico,...)? Fosse un personaggio...sarebbe la principessa Sissi!

Marina
Il numero uno è un fiorito delicato e impalpabile in cui spiccano note di rosa e violetta. Forse è un fiorito vintage intento a sublimare la bellezza femminile più giovane e eterea.

• se fosse un colore? Sarebbe il viola sfumato delle violette appena sbocciate.
• se fosse un animale? Un elegante gatto persiano che saltella qua e là per catturare un insetto che vola a zig zag.
• se fosse musica? La primavera di Vivaldi, gioiosa, frizzante, allegra.
• se fosse un luogo? Sarebbe un un roseto bagnato di brina alle luci dell'alba.
• se fosse un capo d'abbigliamento? Una impalpabile blusa di seta mossa dal vento.
• se fosse un film/libro? La spensieratezza di Vacanze Romane.

• se fosse un personaggio (storico, pubblico,...)? Brigitte Bardot che negli Anni 60 cantava Moi je joue.