11 settembre 2013

Hedonist (Viktoria Minya 2013)

"Dateci il vino e le donne, la gioia e le risa; le prediche e l'acqua tonica il giorno dopo" Lord Byron

La pubblicità ci ha diseducati per decenni promettendo che il tal profumo, non importa quale, farà cadere gli altri ai nostri piedi. Così il piacere perduto del profumo si è sublimato in altro. Per questo il primo passo per capire il profumo è riscoprire che profumarsi è soprattutto un piacere personale. Due spruzzi del liquido giusto sono ben di più del tocco prima di uscire per sentirsi in ordine, sono una goduria che stuzzica i sensi, la memoria e la fantasia. "Dateci il profumo, la gioia e le risa; le prediche del marketing e gli shampoo il giorno dopo" insisterebbe Lord Byron per avere quello che sto indossando in queste sere con grande piacere e che segna il debutto di una nuova linea: Hedonist di Viktoria Minya.

Ho scoperto Viktoria, una bella ungherese che ora vive a Parigi, grazie alla recensione tentatrice di Mais que perfume. Hedonist è semplicemente squisito, contemporaneo ma così denso di rimandi classici che solo chi possiede nozioni storiche, ottima tecnica e un gusto raffinato poteva crearlo. Data la sua disponibilità, ero così incuriosito che ho chiesto a Viktoria quale fosse il suo percorso formativo.

"Ho studiato l'arte della profumeria all'Istituto di Profumeria di Grasse (GIP), credo sia uno dei migliori esistenti dal punto di vista tecnico per l'esperienza sul campo che offre grazie alla sua posizione nel cuore della capitale mondiale della profumeria. Grazie al fantastico staff all'Accademia, abbiamo appreso centinaia di materie prime naturali e sintetiche; abbiamo imparato i trucchi del mestiere sulla formulazione (concentrandoci principalmente sulla profumeria fine, ma imparando anche come creare profumi funzionali, candele, shampoo, etc.). Ci sono anche corsi sulle regolamentazioni in vigore sui cosmetici e sulle maggiori tendenze olfattive. Dopo essermi diplomata con lode al GIP, ho potuto lavorare per varie compagnie della regione e, sebbene mi sia piaciuta molto l'esperienza e sia molto grata ai miei mentori, sentivo che la mia creatività era imprigionata da vincoli di prezzo, così ho creato Parfums Viktoria Minya".


Piatto con pesche - Giovanni Ambrogio Figino (1548-1608)
L'apertura di Hedonist è luminosa di bergamotto e diffusivissima grazie a uno schizzo di assoluta di rum estratta al CO2 che introduce una suadente sfumatura mielata fra acacia, biancospino e tiglio che avvolge il fior d'arancio echeggiando vagamente al più Noir dei Caron. Cucite fittamente in stile classico, le note di cuore dipingono una pesca bianca in sfumature cangianti, da quelle candide e sensuali del gelsomino a quelle scamosciate e polpose dell'osmanthus fino alle pennellate più intense e conturbanti del tabacco. E' una pesca da vedere, odorare e toccare ancor prima che da mordere. La sensazione tattile di setosità è talmente inebriante da creare dipendenza e mi ha riportato al succulento frutto proibito di Rosine. Non oso immaginare quanto sarebbe intossicante in extrait de parfum ma chissà che Viktoria non ci stia già lavorando.
Hedonist ha un'evoluzione così ricca che classificarlo non è facile. Naturalmente prevalgono i colori più fiorito-fruttati e femminei ma dopo qualche ora appare chiara su pelle la profondità intrigante di una solida base legnosa di vetiver Haiti, cedro della Virginia e patchouli indonesiano che sono sicuro entusiasmerà i dandy che portano con disinvoltura legnosi fruttati ed ipnotici come Feminité du Bois.


2 commenti:

saraprfms ha detto...

Alcuni giorni che non ti leggevo e mi trovo nuovamente rovinata dal desiderio di questa nuova fragranza.
Diavolo di un Mags.... !!!
Complimenti

Magnifiscent ha detto...

Ciao Saraprfms,
spero riuscirai a sentirle Hedonist! Fammi sapere perchè sono curioso di sapere che ne pensi.

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