8 aprile 2015

Esxence 2015: Keynotes (II parte)

Oltre l'oud e le civiltà orientali e proseguendo il trend dell'Eredità, anche la cultura europea offre spazio all'ispirazione. Così Majda Bekkali riflette sull'attualità pensando alla Toledo pacifica e multietnica del rinascimento per Tulaytulah (nome antico della città), una interpretazione contemporanea della peau d'Espagne che Delphine Thierry (Tendre est la nuit) inzuppa nel latte di mandorle amare. Anche Institut Très Bien rivive nelle sue classiche colonie legate alla tradizione degli istituti di bellezza francesi. Perfino nei packaging l'ispirazione deco imperversa con l'uso del bianco e del nero, con astucci in lacca e metallo e con spray da viaggio che sembrano usciti dalla clutch di Mae West. Il più chic? Linee essenziali, metallo lucido e ceramiche policrome, quello proposto dalla bijoutier parigina Ann Gerard.
 
 
Più squisitamente legati all'italianità sono l'abbraccio floreale della terra madre in Iris Mater di Castello di Ama ed il vigore aromatico del più classico Fougère Nobile di Nobile 1942 e del più contemporaneo Fundamental di Rubini che fa un'uso elegante e inatteso dell'iris fiorentina. Da risentire con attenzione anche UNUM Opus 1144, dell'eclettico Filippo Sorcinelli, artista visuale, designer e musicista che fonde la tradizione familiare della sartoria di paramenti sacri col fascino languido e sepolcrale alla Spoon River.

La seconda tendenza che ho percepito è quella del viaggio, dell'evasione verso luoghi assolati. Ai paradisi lontani sono dedicate sia Fleur de Fleurs di Une Nuit à Bali che Flowersea di Jacques Zolty. Pronta a salpare anche la Collection Croisière di Pierre Guillaume che abbandona il comfort-smell dei carboidrati per sostituirlo con quello di spiagge bianche ed abbronzanti. È un viaggio senza ritorno sulla propria pelle Atramental (che in francese significa scuro come l'inchiostro) di Room 1015. L'envol insolito, inchiostrato e graffiante firmato da Anne-Sophie Behaghel per Dr. Mike, nome d'arte del rocker ed ex farmacista  Michaël Partouche, racconta il suo feticcio per l'odore solare, muschiato e medicale della pelle appena tatuata. L'evasione olfattiva più radiosa però è Pichola, nuova creazione di Bertrand Duchaufour per Neela Vermeire. Non sono mai stato in Udaipur, ma la brezza su questo lago profuma certamente di petali setosi, pelle al sole e cocktail sorseggiati sulla terrazza di qualche luogo di villeggiatura degli anni '30.
 
 
 

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