Antonio Alessandria Parfums
La seconda parte di questo Scent Diary da Pitti Fragranze parte dall'Italia che continua ad essere terra di talenti brillanti. Prendendo ispirazione dal romanzo di Tomasi di Lampedusa Il gattopardo portato al grande schermo da Luchino Visconti, l'ultima creazione del profumiere Antonio Alessandria Gattopardo ritrae l'animo nobile della Sicilia in chiaroscuro con una luminosa ondata di geranio, fico e whiskey contrapposti all'opulenza di un patchouli vellutato intessuto dall'oro di cera d'api, iris, cacao ed una scia golosa di pasta di mandorle. Spruzzate, chiudete gli occhi e giurerete anche voi di essere stati ospiti dell'imperioso Don Fabrizio, Principe di Salina.
29 settembre 2017
Fragranze 15: Scent Diary #02
Antonio Alessandria Parfums
The second part of my Scent Diary from Pitti Fragranze lands to Italy that continues to bring forth brilliant talent.Taking inspiration from Tomasi di Lampedusa novel The Leopard put on screen by Luchino Visconti, perfumer Antonio Alessandria’s latest addition Gattopardo portrays the Sicilian noble soul in chiaroscuro with a bright load of geranium, fig and whiskey set against the opulence of velvety patchouli gilded in beeswax, iris, cocoa and a luscious Sicilian almond pastry trail. Spray, close your eyes and you swear you were a guest of the imperious Don Fabrizio, Prince of Salina.
The second part of my Scent Diary from Pitti Fragranze lands to Italy that continues to bring forth brilliant talent.Taking inspiration from Tomasi di Lampedusa novel The Leopard put on screen by Luchino Visconti, perfumer Antonio Alessandria’s latest addition Gattopardo portrays the Sicilian noble soul in chiaroscuro with a bright load of geranium, fig and whiskey set against the opulence of velvety patchouli gilded in beeswax, iris, cocoa and a luscious Sicilian almond pastry trail. Spray, close your eyes and you swear you were a guest of the imperious Don Fabrizio, Prince of Salina.
20 settembre 2017
Fragranze 15: Scent Diary #01
Firenze è rinomata per l'arte rinascimentale ma anche per la calura estiva e gli habitué di Pitti Fragranze lo sanno bene. Non quest'anno però dato che i rovesci ed un calo delle temperature improvviso hanno assicurato una temperatura gradevole all'interno della Stazione Leopolda. Anche il vento del mercato del profumo è in continuo cambiamento e questa edizione ne ha mostrato i primi segni. Infatti mentre di solito gli stand sono suddivisi per distributore, l'ultima disposizione era suddivisa per marchio a favore di una maggior chiarezza e agevolezza regalando anche un appeal più internazionale. Da notare, visitatori ed espositori esteri sono cresciuti e Fragranze 15 sarà ricordata come l'edizione Pacifica con un grande riscontro per marchi da Australia, Nuova Zelanda e Giappone. Vediamo assieme il meglio partendo dalla mia selezione per Çafleurebon.
Fragranze 15: Scent Diary #01
Florence is renowned for Renaissance art but also for the heat in summer and regular attendees to Pitti Fragranze know it very well. Not this year though as a sudden temperature dip with downpours kept the Stazione Leopolda interior cool and enjoyable. Also the wind of the perfume market is ever-changing and this edition shown the first signs of this. In fact while usually booths are mostly divided by Italian distributors, the current layout was divided by brand so that everything was clearly displayed, easily accessible and with a more international appeal. Notably, visitors and exhibitors from overseas notably increased and Fragranze 15 will be remembered as the Pacific edition with successful offerings from brands from Australia, New Zealand and Japan. Let's see the best starting from my choices for Çafleurebon.
6 settembre 2017
Rose Poivrée di The Different Company (J. C. Ellena, 2000)
Questo articolo è apparso fra i CaFleureBon Modern Masterpieces lo scorso febbraio e lo condivido con piacere anche qui.
Nel 2000, quando Jean-Claude Ellena ha iniziato la sua carriera di profumiere indipendente fondando The Different Company assieme al suo vecchio collega di Grasse Thierry de Baschmakoff, ha intrapreso il passo più importante nel suo percorso estetico. Avevano già lavorato assieme nel 1992, quando de Baschmakoff disegnò per il gioielliere italiano Bulgari la bottiglia verde satinata che ospita l'astringente eleganza di Eau Parfumée au Thé Vert di Jean-Claude Ellena. Dato che la collaborazione aveva funzionato a meraviglia (dando inizio alla moda delle fragranze al the verde degli anni '90), non ci si deve stupire che abbiano deciso di collaborare ad una nuova impresa profumata.
The Different Company come nessun altro in quegli anni cercava di esplorare un nuovo approccio alla profumeria. Subito dopo il debutto, ricordo di aver letto in una intervista Ellena dire “che tutti negli anni '90 volevano profumi di pulito, inoffensivi o dolci come biscotti”. Nonostante l'idea di associare l'odorato ed il gusto fosse in voga, Jean-Claude Ellena partì da un approccio diverso usando sale e pepe che diventarono la spina dorsale di Rose Poivrée, la madre di tutte le rose salate e pepate del XXI secolo.
Nel 2000, quando Jean-Claude Ellena ha iniziato la sua carriera di profumiere indipendente fondando The Different Company assieme al suo vecchio collega di Grasse Thierry de Baschmakoff, ha intrapreso il passo più importante nel suo percorso estetico. Avevano già lavorato assieme nel 1992, quando de Baschmakoff disegnò per il gioielliere italiano Bulgari la bottiglia verde satinata che ospita l'astringente eleganza di Eau Parfumée au Thé Vert di Jean-Claude Ellena. Dato che la collaborazione aveva funzionato a meraviglia (dando inizio alla moda delle fragranze al the verde degli anni '90), non ci si deve stupire che abbiano deciso di collaborare ad una nuova impresa profumata.
The Different Company come nessun altro in quegli anni cercava di esplorare un nuovo approccio alla profumeria. Subito dopo il debutto, ricordo di aver letto in una intervista Ellena dire “che tutti negli anni '90 volevano profumi di pulito, inoffensivi o dolci come biscotti”. Nonostante l'idea di associare l'odorato ed il gusto fosse in voga, Jean-Claude Ellena partì da un approccio diverso usando sale e pepe che diventarono la spina dorsale di Rose Poivrée, la madre di tutte le rose salate e pepate del XXI secolo.
The Different Company Rose Poivrée (J. C. Ellena, 2000)
This review appeared in the CaFleureBon Modern Masterpieces last February and I'm happy share it also here.
In 2000, when Jean-Claude Ellena started his path as an independent perfumer, founding The Different Company with his long time Grassois colleague Thierry de Baschmakoff, he took the most important step in his aesthetic path. They had worked together previously in 1992, when de Baschmakoff designed for the Italian Jewel Designer Bulgari the frosted green bottle housing Jean-Claude Ellena’s astringently elegant Eau Parfumée au Thé Vert. Since the collaboration worked beautifully (setting the green tea trend that was prevalent in the 90s), it’s no wonder they decided to collaborate on a new perfume company.
The Different Company was unlike anything of its time as they sought to explore a new approach to perfumery. Right after the launch, I recall reading in an interview with M. Ellena “that everybody in the 1990s wanted to smell clean, harmless or sweet as a cookie”. Whilst the idea of associating smell with taste was fashionable, Jean-Claude Ellena took a different approach with using salt and pepper which became the backbone of Rose Poivrée, the mother of all peppery, salty roses of the XXI century.
In 2000, when Jean-Claude Ellena started his path as an independent perfumer, founding The Different Company with his long time Grassois colleague Thierry de Baschmakoff, he took the most important step in his aesthetic path. They had worked together previously in 1992, when de Baschmakoff designed for the Italian Jewel Designer Bulgari the frosted green bottle housing Jean-Claude Ellena’s astringently elegant Eau Parfumée au Thé Vert. Since the collaboration worked beautifully (setting the green tea trend that was prevalent in the 90s), it’s no wonder they decided to collaborate on a new perfume company.
The Different Company was unlike anything of its time as they sought to explore a new approach to perfumery. Right after the launch, I recall reading in an interview with M. Ellena “that everybody in the 1990s wanted to smell clean, harmless or sweet as a cookie”. Whilst the idea of associating smell with taste was fashionable, Jean-Claude Ellena took a different approach with using salt and pepper which became the backbone of Rose Poivrée, the mother of all peppery, salty roses of the XXI century.
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