3 aprile 2015

Esxence 2015: Keynotes (I parte)

Esxence - The Scent of Excellence è terminato e fra tanti impegni, onestamente non sono riuscito a sniffare in giro cose a sufficienza da poter azzardare recensioni o classifiche. Prestando orecchio però alla musica e tralasciando qualche nota calante, mi pare suonasse una tonalità volitiva in Fa maggiore.
L'imminente Expo 2015 e la nuova sede all'interno di The Mall hanno portato fra i grattacieli del nuovo skyline milanese una ventata di entusiasmo condiviso.
Questa voglia di rilancio e di orgoglio italiano non solo si respira, ma è tangibile da diversi segni.

Primo fra tutti la presenza all'ingresso di Opere Sonore, un'eccellenza nata da un'azienda italiana che produce le migliori casse di risonanza per pianoforti in legno d'abete rosso della Val di Fiemme. L'amministratore Fabio Ognibeni mi ha mostrato anche il sistema innovativo di amplificazione che ha brevettato nel 2007. Si basa sulle proprietà di risonanza del legno per produrre un suono naturale ed avvolgente. L'ingegnere che è in me gongola ancora.

Secondo il buon riscontro che ha avuto la conferenza 1937-1963 L'Età Moderna della Profumeria Italiana. Terzo la nascita dell'Associazione Caterina, fondata da tre marchi italiani di profumi italiani e presieduta da una giuria di esperti del settore che intende promuovere i valori più alti della profumeria artistica made in Italy.
Quarto la crescita di una nuova leva di giovani profumieri italiani, nomi come Antonio Alessandria, Cristiano Canali, Luca Maffei (annunciato come finalista agli Art and Olfaction Awards 2015) e Michele Marin che, pur formatisi in Francia, hanno una forte sensibilità italiana già apprezzata all'estero.
Il quinto aspetto è una significativa partecipazione di nuovi progetti italiani che puntano sulla creatività e sul saper vivere italiano come Castello di Ama Profumi, Angela Ciampagna, Gabriella Chieffo, Coquillete Home, Onyrico, RubiniUnum. La parola chiave di questa edizione è Eredità, intesa sia come pura nostalgia che come terreno culturale in cui affondare le radici per trarne forza e tendere all'infinito.

Ultimo, ma non meno importante la creazione di Esxkin - The Excellence of Beauty. Difficile definire quali siano i criteri per parlare di eccellenza della cosmesi. Prova a rispondermi Stefano Saccani che da anni nel suo spazio di Parma propone un approccio diverso allo skincare: parole chiave sono consapevolezza e ricerca nei principi attivi.

In linea con questo continua inarrestabile l'ondata di Oud: nulla di più facile che intercettare qua e la scie ipnotiche, ora animali, ora incensate al passaggio dei sempre più numerosi espositori e visitatori mediorientali. Oltre all'utilizzo più tradizionale dell'oud e all'iperbole della moda, finalmente l'occidente lo sta metabolizzando. Così molti creatori l'hanno ridimensionato al più stimolante status di uno dei tanti colori a disposizione del profumiere per dipingere un'idea. L'oud di Jul et Mad porta il nome suggestivo di Garuda, divinità induista ed è levigato da un bagno dolce e speziato che rimanda ai primi profumi occidentali all'oud. L'espressione più raffinata di questa sublimazione della materia-feticcio però è Tsubaki della creatrice giapponese Miya Shinma che cela poeticamente il fragore dell'oud all'ombra di una camelia.

< II Parte >

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