4 luglio 2017

Sables di Annick Goutal (1985)


Annick Goutal Sables nel 1985
Nel 2015 ÇaFleureBon ha pubblicato nella rubrica Modern Masterpieces (Capolavori Moderni) un mio articolo su Sables di Annick Goutal, un must dell'estate che ho il piacere di condividere qui in italiano.
Luglio è tempo di vacanze nel sud dell'Europa e le coste sono un'esplosione di aromi mediterranei che riempie la calura, esaltati dalla salsedine della frizzante brezza marina. C'è una grande varietà di arbusti molto rappresentativi di questa imagine nella tavolozza del profumiere e buona parte la ritroviamo anche nei piatti della cucina, ma più di tutti l'elicriso riesce a rendere la potenza del sole allo zenith.
Immessa sul mercato esattamente trentadue anni fa nel 1985, Sables di Annick Goutal dipinge magistralmente questo caldo abbraccio grazie a una solida architettura, unica e rivoluzionaria che usa l'assoluta di elicriso, una materia prima che certamente Annick aveva incontrato durante la sua formazione a Grasse e di cui si era totalmente innamorata.

Immortelle alongside the Corsican Coast (Bruno Petrigilia)
Proprio l'elicriso mostra qui in gloria tutta la sua spigolosità, da cima a fondo.  Sables però non è solo sfoggio di un naturale surdosato, ma pura evocazione. La secchezza opaca della sabbia è messa in risalto da una buona dose di cannella che ben si sposa agli aspetti medicinali di anice-liquirizia dell'elicriso. Quell'amarognolo salato che senti sulle labra stando sulla spiaggia sembra suggerito alla perfezione dal pepe e dagli accenti erbacei ed animali della pianta, quella sensazione di fieno e macchia come speziati di curry. Quasi sembra di mordere nella sua pienezza la pelle abbronzata grazie al sandalo Mysore nel fondo, infuso del calore di un tabacco ambrato e della fava Tonka che lo rendono quasi nocciolato. Goloso a sufficienza da anticipare ciò che pochi anni dopo avremmo chiamato gourmand, pur tenendosi ad un passo dall'edibile.

Clytie - Louis Welden Hawkins
Ho sempre immaginato M.me Goutal come una specie di strega bianca, una bellezza classica dalla pelle di porcellana che vive in una casetta affacciata sul Bois de Boulogne, coltivando erbe e fiori nell'orto, le jardin potager e raccogliendoli per fare pozioni ed incantesimi di protezione per i suoi cari, le figlie ed il marito. Forse a causa della sua infanzia in Provenza, in effetti c'è sempre un che di agreste e ammaliante nelle sue creazioni e Sables non fa eccezione.
La parola helichrysum, il nome botanico dell'elicriso, deriva dalla radice greca Helios, sole e chrysos, oro e si riferisce alle bellissime infiorescenze gialle da cui si possono ricavare l'olio essenziale, la concreta e l'assoluta. Le parole sono antichi incantesimi per chi ne percepisce il potere e in Sables si può sentire tutta questa radiosità dorata. Il sole è anche quella stella splendente che ci illumina l'esistenza, la persona amata al centro della nostra vita che ci protegge col suo caldo abbraccio.
Perfino la parola immortelle (altro nome usato per l'elicriso), un riferimento ai fiori che mantengono intatta la loro bellezza anche essicati, suona più che una promessa di amore eterno. Dato anche il suo odore tenace, non mi sorprende che M.me Goutal abbia composto Sables per suo marito, il violoncellista Alain Meunier dopo una vacanza assieme fra l'Ȋle de Ré e la Corsica.

il violoncellista Alain Meunier
La magia di Sables ancora continua dopo oltre trent'anni, due repackaging e qualche ritocchino di Isabelle Doyen alla formula. Ancora oggi è un riferimento imbattuto per l'immortelle e soprattutto, è stata la prima fragranza a usare grandemente questo fiore, prendendo spunto dagli chypre anni '70 come Amazone di Hermès e Parure di Guerlain dove possiamo trovarne piccole dosi. Sables è anche stata fonte di ispirazione per molti profumieri: dalla più sciroppata Dior Eau Noire di Kurkdjian o l'esotico Fougère Bengale fino a Corps et Âmes, chypre teatrale di Pierre Guillaume. Si può trovare un riflesso di questo capolavoro moderno nella firma olfattiva di Serge Lutens, specialmente nella secchezza dolceamara di Chêne, Mandarine Mandarin e Chypre Rouge o in Jeux de Peau contrapposta alla cremosità del sandalo.


Sables oggi - credits Annick Goutal Paris


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