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Jinbakō - Cofanetto per incensi (Periodo Edo 1615-1868) |
L'incenso giapponese è ottenuto con un impasto di oli, erbe, legni e resine fra cui sandalo, legno di agar, patchouli e benzoino. L'impasto viene lavorato e "filato" a bastoncini che s'induriscono essicando. A differenza degli agarbatti indiani, non avendo supporto in legno ha un odore meno affumicato, più raffinato mentre brucia e altera meno le profumazioni. Gli incensi Astier de Villatte sono prodotti dai Kō-shis, maestri dell'incenso giapponesi dell'isola di Awaji. La confezione da 125 bastoncini ha un buon rapporto qualità-prezzo e le fragranze sono le stesse create dal team Tagasako di Françoise Caron anche per le candele.
Quelle che sto usando io sono Yakushima, Quebec e Namche Bazar ed è notevole la fedeltà delle fragranze alle candele. Potete divertirvi anche come faccio io in modo meno solenne, a rifare i giochi classici del Kōdō: annusate gli incensi da spenti, comparateli e tentate di capirne le note. Poi ne scegliete uno e lo accendete. Sentirete quando si spande quante sfumature emergono!
Yakushima dipinge il paesaggio dell'isola omonima con un bell'accordo legnoso di cedro, smussato da una lacrima di resina d'abete e dalle note verdi del fogliame umido. Quebec invece è più morbido, di un verde fermentato con punte tostate, scaldato dalla dolcezza vanigliata dell'erba del bisonte, una pianta usata dagli amerindi come medicina e per scacciare gli spiriti maligni. La mia preferita però resta Namche Bazar che unisce i sentori asciutti del the nero dagli accenti fienosi e tabaccati alla luminosità aromatica dello spigo e della verbena. Il contrasto è freschissimo nell'aria e mi da una sensazione di armonia. Mi piace bruciarlo prima di dormire, sentirlo fluire nella calura come un invisibile racconto del cuscino, abbandonarmi e ritrovarne poi il fantasma con l'aria fresca del mattino.
1 commento:
Che bella descrizione Ermano. Io adoro le candele di Astiere, la mia preferita è Rue Saint Victor, ma mi piacciono molto anche Hoedic e Edimbourg. Mi hai fatto venire voglia di provare gli incensi...
Grazie, Stefano Asus.
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