23 maggio 2013

Maggio, tempo di traslochi profumati (1/2)


Primavera, tempo di profumi e di traslochi. Non sono io però ad aver spostato scatoloni di profumi e mobili ma due dei principali negozi di profumeria artistica in città di proprietà di importanti distributori sul territorio nazionale, Calé e Olfattorio. Il 9 maggio sono stato all'inaugurazione dei loro nuovi spazi e mi sono divertito a curiosare qua e la. Per chi non ha ancora avuto occasione di passarci, eccovi anche qualche foto che ho scattato in anteprima.

Imboccando via Brera, quasi a metà strada fra la Scala e l'Accademia di Belle Arti, passo davanti alle vetrine delle gallerie d'arte e arrivo dritto al 5 dove ha aperto da pochi giorni Olfattorio. Lo spazio è doppio rispetto al vecchio punto vendita ed è diviso in due stanze. Complice la voglia di un bicchiere di champagne, mi porto nella prima stanza, l'elegante regno di Penhaligon's. Mentre annuso e commento Peoneve con delle simpatiche negozianti piemontesi, mi avvicina una stilosa e scanzonata ragazza inglese dal caschetto platino.  Solo più tardi avrei scoperto che è il CEO di Penhaligon's e L'Artisan Parfumeur Sarah Rotheram. "E' il quarto negozio al mondo decorato così e abbiamo intenzione di aprirne altri quattro prossimamente"  mi dice.
 

Ammiro tutti i dettagli dell'arredo pensato da Christopher Jenner mentre Sarah mi spiega ogni rimando al flacone iconico di Penhaligon's. Il matelassé ottagonale delle pareti in pelle vinaccia fermato da borchie di ottone dorato come le sfere dei tappi, il tavolo e le sedie bianco e vinaccia che riprendono la forma dei fiocchi sui colletti, la carta da parati avorio e grigia creata appositamente per ricreare gli incarti delle scatole, ma la cosa più chic sono i lampadari a forma di flacone che pendono dall'elegantissimo soffitto neotudor. Quando Sarah mi porge una mouillette con Juniper Sling, le racconto di averlo utilizzato nella degustazione di Verres et Flacons. Sguardo divertito e labbra rosso fuoco, quando alla fine le dico che ho un blog, mi confessa che per loro sono un riscontro sincero di ciò che creano e vorrebbe coinvolgerli di più.
 
Passando nella seconda stanza tutto è bianco e oro per non interferire con l'opulenza inglese. L'Artisan Parfumeur campeggia nelle luminose teche futuribili, mentre su scaffali bianchi sono disposti The Different Company, Miller Harris  e tutti gli altri marchi. Una porta chiusa al piano di sotto nella zona adibita al makeup mi incuriosisce, così stuzzico la simpatica Luly per sapere quale sorpresa nascondono. Finisce per svelarmi che in futuro allestiranno anche un piccolo spazio per eventi e workshop e siccome la formazione è sempre benvenuta, teniamo le dita incrociate.

Eccovi la seconda parte. Non perdetevela!

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