11 maggio 2013

Ambra grigia, oro galleggiante (2/2)

Dopo oltre un mese da Esxence, risentendo la mouillette intrisa di ambra grigia si capisce facilmente il suo uso come fissativo: l'aroma è ancora li, ormai delicato e poudré ma tenace e diffusivo. Se durante la conferenza dell'Osmothèque si percepiva soprattutto l'aspetto animale di stalla, cavalli, letame e fieno tipico dell'ambrinol, a poco a poco l'ambra grigia si ammorbidisce aprendo il suo bouquet unico fatto di oltre cento costituenti, di cui alcuni in tracce omeopatiche. Dato il costo elevato della materia prima naturale, fin dagli anni '30 Firmenich avviò ricerche per possibili sostituti di sintesi. Solamente negli anni '50 però apparve il Fixateur 404 che era composto in parte da ambrox e ambrinol.  Come l'ambrox, anche l'ambroxan è derivato dallo sclareol presente nella salvia sclarea ma cattura soprattutto l'aspetto boschivo, terroso, balsamico e quasi incensato della materia naturale perdendo completamente le sfaccettature pastose ed animali, marine e irisate. Nulla è in grado di sostituire davvero una materia così mistica e carnale il cui odore unisce le fumigazioni della messa alta in una cattedrale al calore palpitante del corpo nudo e ai sentori di alghe, iris e violetta rubati al vento, alla terra e al mare.

Guerlain Jicky
Nonostante il proliferare della parola ambra grigia nelle piramidi olfattive dichiarate e nelle favole del marketing, purtroppo oggi si usa un quantitativo cento volte inferiore di ambra grigia rispetto a dieci anni fa e pare sia destinato a calare ulteriormente. La ragione principale è sicuramente la scure che è scesa a volte anche sotto soglia di decenza sui budget destinati alla formula di una fragranza. La seconda ragione è la demonizzazione che si è fatta nell'ultimo decennio delle materie di origine animale. Questa campagna che mina un prezioso patrimonio della profumeria, non è mai stata così a torto come per l'ambra grigia che rispetta in toto l'animale e la natura. Anzi, mantenere puliti gli oceani farebbe vivere meglio i capodogli e permetterebbe di trovare blocchi di ambra grigia di qualità elevata.

Nelle fragranze che l'Osmothèque Versailles ci ha permesso di sentire, l'ambra grigia si dimostra versatile rendendo vivaci i fiori come l'avveneristico mughetto in Quelque Fleurs di Houbigant, oppure illuminando la base dorata dei fougère come Jicky, ma è soprattutto negli accordi ambrati e chypre che l'ambra grigia dona quella sensualità brutale unita alla leggerezza del suo gusto sapido.
Lo si sente in Mitsouko dove il contrasto con la pesca ne esalta la morbidezza sul fondo boschivo. Ancora si percepisce l'effetto fisico dell'ambra grigia ha sulle fragranze sia in Shocking della Schiaparelli che in Chypre di Coty dove il patchouli tanto amato da Jean Carles diventa una nuvola di vapore che esalta la sapidità ed i riflessi inchiostrati del muschio di quercia. A proposito, chi non conosce l'aneddoto di come Guy Robert ebbe l'intuizione di elevare all'ennesima potenza quest'effetto partendo da Miss Dior per dar vita al barbaro e raffinatissimo Dioressence?


MDCI Le Rivage des Syrtes
Forse gli orientali sono il contesto più scontato per le sue note fecali e balsamiche, eppure l'effetto aggiunge leggerezza, stempera la dolcezza ma non l'avvolgenza grazie alla magia regalatale dal mare come succede nella squisita Ambre Precieux di Jean Laporte. In L'Heure Bleue questo palpito animale rende ancora più drammatica la sua celebre nota encaustica mentre il contrasto salato con la vaniglia del Messico usata da Coty in Emeraude lo pone al limite del commestibile. Tornando ai giorni nostri segnati dai sostituti di sintesi, si percepisce la sapidità dell'ambra grigia anche nella brezza esotica di Le Rivage des Syrtes creato da Patricia de Nicolaï per MDCI o nell'eleganza ad alto voltaggio erotico di Danger pour homme di Roja Dove. Per rendere l'idea, un accordo ambrato a cui sia aggiunta dell'ambra grigia è come una tarte tatin preparata con del burro demi sel anziché del burro normale: fa venire l'acquolina!


< I parte >

1 commento:

BaloonBleu ha detto...

Ho provato e riprovato Danger EdP e non riuscivo a percepire le sensazioni che descrivevi da tempo, mi sembrava un bel vetiver, dolce e luminoso. In questi giorni ho fatto la pazzia di acquistarmi il Parfum e ora ho capito tutto... incredibile l'effetto dell'ambra grigia. Hai ragione, aggiunge una magia e una sensualità inaspettata in una fragranza estremamente classica, maschile ed armonica. Dopo un inizio di agrumi amari scintillanti e un cuore dolce legnoso e di fiori di montagna; percepisco il vetiver e probabilmente Haiti(?) (Ho sentito solo da qualche settimana le diverse diluizioni dell'assoluta ed è dolce e minerale, non acre come nell'immaginario), fuso alla perfezione con una nuance calda, lievemente cuoiata e salmastra. Salmastra nel vero senso della parola, togliendo il naso dal polso si percepisce ancora la salinità, sia nelle narci che in fondo alla lingua; ma quanta ambregris ci ha messo dentro? Effetto totalmente diverso da altri profumi che la dichiarano e probabilmente usano delle ricostruzioni. Fantastico e ha una tenuta pazzesca. Grazie Mags per avermelo fatto scoprire.

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