4 dicembre 2016

Feminité du Bois di Shiseido (1992)

"L'imperfezione è verità, l'imperfezione è umana” Mustafa Sabbagh

Mustafa Sabbagh Black Series Tuxedo Riot
Contrapposta ad un vinciano nero immacolato, l'imperfezione dei corpi diventa la forma più sublime di sessualità bruta nell'arte di Mustafa Sabbagh. Annusando Féminité du Bois non riesco a pensare ad una descrizione più azzeccata delle parole di Mustafa “l'imperfezione è verità”. Nel 1992, contrapponendo l'aspetto più pungente di fiori e legni, eterni simboli sessuali infusi in bois pour femme neo-deco, Feminité du Bois ha rivelato il lato maschile della femminilità e vice-versa, quasi fosse una novella Dama con l'ermellino.

Serge Lutens nella sua Villa a Marrakesh
foto Patrice Nagel for Vogue Germany
Tutto ha avuto inizio in Marocco nel 1968 quando il giovane Serge Lutens, che si trovava lì per questioni di cuore diciamo, trovò un frammento di legno e si innamorò del suo odore. “Un giorno farò un profumo chiamato Cèdre” – disse.  Così Féminité du Bois nacque dall'incontro fra Serge Lutens e Pierre Bourdon che, sin dalla fine degli anni '80, stave esplorando in Quest l'idea di una composizione basata su un legno fruttato. Il concetto fu sviluppato poi assieme a Christopher Sheldrake (considerato il Parfumeur Maison). Come dice M. Lutens, “il profumo vuole trasmettere il messaggio profondo del legno di cedro, spoglio, disadorno”.
Nello svelare la nuda verità del legno stesso, la fragranza diventa rivoluzionaria per il suo diverso approccio alla profumeria.  Féminité du Bois ha interpretato il trend unisex dei primi anni '90 in un modo completamente diverso.

Peggy Moffitt per Serge Lutens
In risposta al diffondersi del virus dell'HIV e dell'AIDS, questa fu l'era 'dell'abbandono delle fragranze sensuali e cariche di note animali a favore sei sentori asessuati, puliti e "freschi" creati per essere appetibili sia agli uomini che alle donne. Il profumo divenne così ancora più antisettico, perdendo ogni nesso col suo mezzo, la pelle.
La prima versione di Féminité du Bois aveva un sentore intensamente umano, come una spina dorsale resinosa di legno di cedro (si dice l'accordo contasse per il 60% della composizione) con le carni di un miele ambrato e radioso rivestite da un adorabile incarnato di fior d'arancio e violette candite e speziate. Era un punto di rottura sia con la tradizione che con l'imperante tendenza unisex con il suo aroma sessuale fatto di elementi sia maschili che femminili.

Inoltre ha gettato le basi della firma olfattiva Lutens che ritroviamo ne Les Eaux Boisées, Bois de Violette, Bois et Fruits, Bois et Muscs ed ha ispirato composizioni come Chêne e Miel de Bois. La tendenza per le fragranze legnoso-fruttate iniziata con Féminité du Bois ha dato vita a un flusso di belle interpretazioni di questo tema come Dolce Vita di Dior (sempre di Pierre Bourdon), Estée Lauder Sensuous, Miller et Bertaux #01 Parfum Trouvé e Jovoy L’Enfant Terrible.
Oltre al flanker della versione Eau Timide, naturalmente Féminité du Bois ha attraversato più di un rimaneggiamento ed un repackaging (i primi flacon scuri erano disegnati da Serge Lutens stesso), sia a marchio Shiseido che Serge Lutens, diventando via via sempre più delicato. Paragonaldola alla versione del 1992, quella in flacone trasparente del 2009 rivela una formula più esangue, dove la trasparenza pepata dell'iso-e super (oltre il 40%) compensa in parte le spezie affievolite. Invece è più presente la violetta, rendendolo tuttavia un fantasma ancora potentissimo della sua bellezza originale.


Nota: Maurice Roucel ha svelato a Michelyn Camen durante un'intervista di essere stato consultato. Successivamente creerà per Lutens Iris Silver Mist.

1 commento:

Anonimo ha detto...

L'abbandono del sensuale , a colpa del AIDS e HIV, fu un modo poetico quasi belo , per raccontare al naso l'epidemia .
Sandra Barros
Brazil.

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