Impossibile rimanere indifferenti, le sue creazioni dividono gli appassionati e per chi le ama, ogni lancio è un evento epocale. Ecco perché la lunga attesa fino a questo decennale ci ha fatto morire di curiosità ad ogni succulento indizio, inclusi serpenti dorati, sciamani o tavole botaniche del tabacco che Vero ha sparso nelle pieghe dei social network.
Come Pollicino, ho raccolto tutti i sassolini arrivando ad Esxence con l'acquolina in bocca per Naja, il profumo del giubileo.
Con Vero Kern ad Esxence 2017 |
Spruzzo Naja ed ecco, lo stupore: il miele, il cuoio ed il tabacco sono lì come promesso col loro accento deco, ma plasmati dalla sua creatività visionaria in un florientale dalla pelle iridescente come la nuova muta di un cobra.
Naja Cigarettes, René Leonnec (1939) |
Naja (pronunciato con la j francese di Jean), dal sanscrito nāga, significa serprente e si riferisce ad un genere di serpenti fra i più velenosi, fra cui il cobra. Naja è anche una vecchia marca di sigarette al "tabacco d'oriente" molto popolari nella Parigi fra le due guerre.
Proprio questo tabacco orientale inizia a pulsare, più virile e pungente di noce moscata nel cuore della fragranza mostrando un altro esempio dell'abilità di Vero nel dominare gli opposti, fra maschile e femminile, il vizio del fumo e le virtu del tabacco ben rappresentati dalle spire mortali del serpente che si avvolge sul bastone di Asclepio o nel simbolo di infinito sul flacone di Naja beneaugurale di molte creazioni a venire.
Danzatore Hopi con serprenti
Foto di Edward S. Curtis (1924)
|
La scia talcata e narcotica di Naja svela un camoscio raffinatissimo, più angelico ma non meno pericoloso del cuoio di Tabac Blond che lega quel che resta dei frutti e del miele alle fredde scaglie del vetiver che Vero ha magistralmente esposto in Onda.
Spruzzo e lascio che che Naja mi cinga il collo e compia il suo rituale. Si insinua dentro di me per ascoltare i mie pensieri e danzare al ritmo del mio cuore sotto pelle per poi librarsi e raccontarli agli spiriti che sapranno capire la lingua magica che è il profumo.
Matilda Lowther e Jake Love, foto di Tim Walker per Love Magazine (2014) |
Nessun commento:
Posta un commento