2 aprile 2012

Highlights da Esxence 2012 (1)


Io e Neela Vermeire al suo stand
In un settore dove fino all'anno scorso si aveva la percezione di stare in una sorta di isola felice, la recessione economica ha incominciato a sentirsi. Fortunatamente la crisi non porta solo connotazioni negative, anzi in qualche caso serve da stimolo per chi ha un'animo creativo e delle emozioni da raccontare. E' il caso di Neela Vermeire che sono felice di avere finalmente incontrato. Vi avevo già parlato di Trayee, Mohur e Bombay Bling e parlando con lei ho finalmente avuto la riprova di quanto le fragranze siano veramente parte del suo mondo interiore. Ammiro la maestria della mano di Bertrand Duchaufour ma qui veramente ciò che respiri è l'India di Neela e sono sicuro non le è mancato l'apprezzamento degli appassionati come me.



Parlando di Maître Parfumeur e di grande passione, la creatività continua al femminile: mi sono molto piaciute i nuovi extrait de parfum che ha presentato Maria Candida Gentile in anteprima assoluta. Impossibile non cadere nella seduzione giocosa e civettuola di Burlesque dove l'accordo iris-patchouli ti stuzzica il naso come una piuma di struzzo rossa d'arancia sanguigna. Fra l'altro alla caccia dell'ottimismo, uno dei trend emersi da questa edizione è proprio il ritorno degli agrumi, che siano pompelmi, mandarini, arance o lime, non più citrici ma fruttati, morbidi e polposi.
Insolito, fresco e vellutato dall'accoppiata osmantus-incenso, Gentile mette buonumore con la sua apertura d'agrumi luminosi. Quello che mi ha impressionato però è Lady Day, omaggio a Billie Holiday, dove il fior d'arancio tinge di dolcezza narcotica e di un soffio di carnalità i petali bianchi di questa gardenia verdissima e stilizzata. Non amando la lavanda in generale, infine mi son meravigliato di Luberon ispirata alla Provenza, una particolarissima lavanda che si fa petalo liquido e fluttua in un mare di polline dorato. Ah, quel polline malandrino... Mi sto sniffando la mouillette da ieri e non vedo l'ora di provarlo su pelle per raccontarvelo.

Altro grande naso e donna, altra tendenza. Vengano esse dal giardino come galbano o geranio o dall'orto come menta, rabarbaro e basilico oppure siano speziate come cardamomo e coriandolo, le note verdi continuano ad essere un'altro grande motivo in molte composizioni. Una notevole quest'anno è l'Eau cHic di Patricia de Nicolaï che ho finalmente potuto sentire. Stile classico e raffinata limpidezza sono i punti di forza di questa colonia giocata sulla menta crespa ed un tappeto vellutato di foglie di geranio che formano qui un'armonia lontato kilometri da sensazioni dentifricie. Complice il caldo anticipato di questi giorni, mi sono immaginato di indossarla d'estate gustandone sulla pelle la freschezza.

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