Neela Vermeire, chi è costei? E' ciò che mi sono chiesto la prima volta che ho letto il suo nome nella rete. Faccio fatica a ricordare i nomi se non riesco ad associarli prima possibile ad un volto, così la prima cosa che ho fatto è stata proprio cercare una sua fotografia.
Neela è il volto dell'india contemporanea, globalizzata ma anche fiera delle proprie tradizioni e ciò che colpisce è il sorriso disarmante che ha nelle foto.
Nata in India ma formatasi come avvocato studiando legge nel Regno Unito, come racconta nel suo sito è da sempre appassionata di fragranze tanto che anni fa iniziò ad interessarsi alle materie prime naturali. A giudicare dall'ampio uso che se ne fa nelle sue creazioni, non è difficile capire quanto ne sia rimasta affascinata, in primis quelle della sua terra così varia nei panorami, cosi carica di sensazioni e così generosa di essenze come la tuberosa, il sandalo, le spezie tanto usate anche per colorare e insaporire i cibi. Le creazioni che Neela ha immaginato traggono ispirazione proprio dai colori della memoria della sua infanzia, dai profumi di cui poi indelebilmente ha fatto tesoro nei suoi frequenti viaggi per ritrovare la famiglia. Infatti il filo conduttore di queste fragranze materiche concepite con l'aiuto di Bertrand Duchaufour che in India ha passato anche lunghi periodi, è un viaggio a ritroso nelle tre ere che compongono la millenaria cultura di questo popolo partendo dal periodo vedico, passano alla più recente epoca Moghul con la dominazione britannica fino a maturare il carattere dell'india di oggigiorno, con Bollywood e il suo cinema in technicolor e la vita nelle grandi metropoli.