30 luglio 2013

Lavanda, che peccato di gola!

"Quando io uso la vaniglia, faccio una crème caramel. Quando Jacques usa la vaniglia, fa Shalimar" Ernest Beaux

Chi mi conosce sa che difficilmente amo le lavande e in particolare quel genere di lavanda che mi rituffa all'istante fra zie austere in gabardine blu, parenti in loden dissotterrato dall'armadio per la festa e vecchi negozi di barbieri di provincia.
Fortunatamente ci hanno pensato i grandi classici della profumeria a farmi apprezzare questa pianta aromatica che fiorisce proprio in estate, specialmente il mio adorato Jicky eau de toilette, dove la lavanda trionfa immersa in una luce dorata. Il potere magico della lavanda sta nell'alta percentuale di linalolo (e dei suoi acetati), composti molto volatili che la rendono fresca, floreale ma anche aromatica e ideale anche aggiunta in piccole dosi per dare luce e diffusività alle fragranze. La lavanda è un po' un'essenza tuttofare, ma non tutti sanno che è anche commestibile.

Lavender, what a gluttonous sin!

"When I use vanilla, I get crème caramel. When Jacques uses vanilla, he gets Shalimar" Ernest Beaux

People who know me also know I hardly like lavenders and specially the kind of lavender that immediately takes me back to severe aunties in blue gabardine, relatives in loden overcoats dug up from the wardrobe for the festivities and old country barbershops.
Fortunately big perfumery classics happened to change my mind about this aromatic plant blooming in the summer, specially my beloved Jicky eau de toilette letting lavender shine drenched in a golden light. The magic of lavender lays in the great percentage of linalool (and its acetates), highly volatile compounds that makes it fresh, floral yet aromatic and suitable even if doused in tiny amounts to add sparkle and diffusivity in fragrances. Lavender is a kind of all-in-one essence but not everybody knows it's even edible.

17 luglio 2013

I Parfums de Rosine (1911-1929)

Arlequinade (Henri Alméras - 1919)
Nel 1991 Parfums de Rosine riapparve sotto i portici del Palais Royal ma l'unico legame col passato era la R maiuscola presa dal flacone della Rose de Rosine. Non era rimasta traccia delle fragranze e dell'estetica avant-garde di Poiret, così Marie Helene Rogeon decise di riscrivere la storia di Rosine con creazioni contemporanee declinate sul tema della rosa. Solo di recente la storia del marchio è stata riscoperta grazie all'impegno dell'Osmothèque, come ha sottolineato Jean-Claude Ellena facendo gli onori di casa. Rapito dalla vivacità del racconto di Jean Kerléo, lo seguo a ritroso nel tempo e in un attimo siamo agli anni '70 quando, appena arrivato al quartier generale di Patou presso Saint Ouen, ritrovò un cofanetto di profumi dimenticato da Henri Alméras. Grazie a quello e alle formule che Yuri Gutsatz aveva ottenuto per pura fatalità, ma soprattutto grazie alla passione di Jean Kerléo e Guy Robert da quello scrigno sono affiorati undici dei trentasei tesori di Rosine di cui si conosce l'esistenza.

The Parfums de Rosine (1911-1929)

Arlequinade (Henri Alméras - 1919)
In 1991 Parfums de Rosine reappeared under the arcades of the Palais Royal but the only heritage from the past was the capital R stolen from the Rose de Rosine flacon. There was nothing left of Poiret avantgarde aesthetics and fragrances, so Marie Helene Rogeon decided to write from scratch a new story for Rosine with contemporary creations based on the rose theme. Only recently the history of the brand has been rediscovered thanks to the Osmothèque activity, as pointed out by Jean-Claude Ellena while welcoming the guests attending the conference.
Enchanted by Jean Kerléo's lively telling, I follow him going back in time and in while we're in the '70s when arriving at the Patou headquarter in Saint Ouen, he found a box with perfumes left by Henri Alméras. Thanks to this and to the formulas that Yuri Gutsatz got by chance long time before, but above all thanks to Jean Kerléo and Guy Robert's commitment, from that case emerged eleven of the thirtysix known Rosine jewels.

10 luglio 2013

Paul Poiret (1879-1944)
La Gardenia va Chez Poiret

Caricatura (A. Barrele - 1919)
Uno dei vantaggi dell'essere amico dell'Osmothèque Versailles è quello di ricevere gli inviti a partecipare alle interessanti conferenze che organizza durante l'anno. Purtroppo dall'Italia non è facile andarci e spesso finisco per mangiarmi le mani come quest'inverno quando ho letto che Jean Kerléo avrebbe tenuto una conferenza sui misteriosi Parfums de Rosine. Alcune occasioni capitano una volta nella vita, altre per fortuna ti danno una seconda possibilità. Infatti il Museo della Profumeria di Grasse ha reso possibile che questo incontro si ripetesse per l'inaugurazione della mostra Paul Poiret (1879-1944) Couturier Parfumeur. Stavolta non potevo lasciarmela scappare, così giovedì scorso sono partito in compagnia della mia amica Nyneve, altra temeraria appassionata di profumi. Direzione Grasse, La Gardenia va Chez Poiret!

Paul Poiret (1879-1944)
La Gardenia goes Chez Poiret

Caricature (A. Barrele 1919)
One of the advantages of being a friend of the Osmothèque Versailles is they send you invitations to take part to the interesting conferences they give during the year. Unfortunately it's not easy to join them coming from Italy, and often I end up kicking my ass like this winter when I read Jean Kerléo would have given a lecture about the mysterious Parfums de Rosine. Some occasions happen once in a lifetime, luckily others give you a second chance. In fact the Grasse Museum of Perfumery has made this event possible again to coincide with the opening of the exibition Paul Poiret (1879-1944) Couturier Parfumeur. This time I couldn't miss it, so the last Thursday I left together with my friend Nyneve, another reckless fragrance lover. Direction Grasse, La Gardenia goes Chez Poiret!

1 luglio 2013

Parfums DelRae Bois de Paradis (M. Roudnitska 2002)


Eiaha Ohipa - Paul Gauguin, 1896
Chi ha assaggiato il paradiso almeno una volta sa riconoscerne il profumo.
Lo sa bene DelRae Roth, che vive vicino a uno dei posti più incantevoli della West Coast, Presidio, California, dove spesso passeggia a piedi nei boschi, respirando i profumi della natura che ispirano le sue creazioni. DelRae è un'amabile signora che ha passato molti anni lavorando come designer grafico a San Francisco e che nel 2000 ha deciso di inseguire un sogno con in mente un'unica regola: "Fai quello che ami, il denaro arriverà". Unendo spirito d'iniziativa e l'amore per lo chic francese e per i profumi decide di scrivere a Michel Roudnitska. Dopo due anni e oltre 300 prove, nel 2002 nasce Bois de Paradis e via via gli altri Parfums DelRae. Di tutti, questo legnoso fruttato che sulla pelle prende il volo nei mille riflessi del piumaggio cangiante di un uccello esotico mi ha conquistato al primo sniffo.

Parfums DelRae Bois de Paradis (M. Roudnitska 2002)

Eiaha Ohipa - Paul Gauguin, 1896
Who has tasted paradise once knows how to detect its perfume. DelRae Roth knows it well, as she lives close to one of the most amazing places in the West Coast, Presidio, California, where she often walks through the woods and inhales the nature smells inspiring her creations. DelRae is a lovely lady who spent many years working as a graphic designer in San Francisco and in 2000 decided to pursue a dream keeping in mind this only rule: "Do what you love, and money will come". Joining spirit of enterprise and love for french chic and perfumes she decided to write to Michel Roudnitska. After two years and more than 300 trials, Bois de Paradis was launched in 2002 and later the rest of Parfums DelRae.  Among them all, this fruity-wood diffusing on skin like thousand reflections of an exotic bird's iridescent feathers won my heart at first sniff.
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