20 febbraio 2014

Tralala, i vincitori e qualche riflessione

Mentre sorteggiavo i nomi degli amici che hanno lasciato un commento alla mia recensione di Tralala, riflettevo su quanto sia stato fortunato a crescere in un mondo dove bellezza, creatività e qualità venivano prima di tutto. Anche Davide, Giampaolo Jicky Baldoni, Lorenzo, Karin e Asali sono fortunati perché riceveranno un'anteprima dell'ultima creatione di Duchaufour. Amici, lasciatemi un vostro recapito qui, via mail o su Facebook e vi farò avere presto un piccolo assaggio.

In Voluptas Mors - S. Dalì/P. Halsman
Mi ritengo fortunato per aver potuto godere la bellezza di capolavori come Chypre, L'Heure Bleue, No. 5, Joy e tutto il fiorire di bellezza, tradizione e conoscenza a cui hanno dato vita. Da sempre gli elementi fondamentali di questo patrimonio sono le materie prime, naturali e sintetiche che hanno reso possibile scolpire nell'aria forme olfattive perfette. Non ci sarebbero stati gli chypre senza muschio di quercia, così come non ci sarebbero stati florientali senza eugenoli.
Da decenni un cappio si sta stringendo al collo della profumeria, un cappio teso a doppia mano dall'IFRA e dai legislatori europei che nel tempo ha ristretto di fatto o di diritto la tavolozza del profumiere. Certo siamo grati per aver proibito alcune materie dimostratamente cancerogene, ma i passi successivi sembrano aver spinto le restrizioni alla follia per un eccesso di zelo (che non hanno ad esempio per l'olio di palma che è un poteniale allergene ad esempio) verso la nostra salute. Ora siamo al capolinea, manca l'aria a chi vuole creare fragranze belle e distintive. Ne parlo spesso anche col mio amico profumiere Antonio Alessandria che di recente ha dovuto scontrarsi con questo scoglio per il lancio della sua linea Hommage à la lune. Osservare con rigore regole così soffocanti costringe a un appiattimento ormai inaccettabile, basta pensare all'offerta sul mercato oggi.

Fra pochi mesi il legislatore europeo potrebbe decretare definitivamente la morte della profumeria per come la conosciamo vietando l'uso di sostanze contenute anche in molti naturali: questo è l'allarme girato sul web in questi giorni dalla voce di Luc Gabriel (The Different Company), ma anche da profumieri indipendenti da sempre sensibili a questo problema come Anya McCoyMichel Roudnitska. E' tempo che chi può faccia il possibile per cambiare il sistema affinché il profumo venga protetto per le sue peculiarità (come avviene per i formaggi ad esempio) più che trattato come un potenziale allergene cosmetico, altrimenti rischiamo di essere gli ultimi fortunati ad aver goduto della bellezza di un'epoca che non tornerà mai più.

5 commenti:

Davide ha detto...

Urca! Grazie mille Mags!!

marzipan_28 ha detto...

Ma perchè Graindemusc si ostina a gettare acqua sul fuoco? Non è forse ora di muoversi, visto che è già troppo tardi? Non è forse ora di far cambiare atteggiamento a chi dispone di queste cose con tanta disinvoltura? Cui prodest l'attendismo?

Magnifiscent ha detto...

Ciao Marzy,
ho avuto occasione ieri di confrontarmi un po' su Graindemusc e, in parte sicuramente il gettare acqua sul fuoco era per spegnere facili allarmismi. In parte ho sollevato alcune problematiche che certamente porteranno a riformulazioni. La faccenda è complessa e credo che tutti stiamo cercando di avere il quadro più completo possibile per poter agire in difesa del profumo e di chi lo ama. Se veramente il Lyral ha effetti nocivi sulla riproduzione, credo non ci sarà storia e dovremo giustamente abbandonarlo come accadde per i nitromuschi. Quello che mi fa piacere è che ora si sta sollevando parecchio interesse e gruppi di discussione per dialogare con l'UE finalmente a più voci invece di prendere come imposizione dogmatica quanto ci viene proposto dall'IFRA o dal legislatore. E' un cambio di testa radicale e necessario che auspico e per cui serve il contributo di tutti, anche il nostro.

marzipan_28 ha detto...

Mi confortano le tue parole. Spero che, se necessario, si arrivi a una mobilitazione, attraverso vari strumenti di partecipazione, che porti la nostra voce nelle sedi deputate affinché non si ascoltino solo le lobbies.

profumivintage ha detto...

Bravo,
fa piacere che di fronte all'intenso dibattito europeo e statunitense sulle novità UE (ed IFRA in vista) ci sia qualche blog italiano che non tace,come invece fa la maggioranza. E' un momento davvero brutto, le lobby stanno affondando gli strumenti per la fase finale ma almeno dall'estero qualche segnale di reazione dai blog ,dai siti e dagli appassionati è arrivato. Interessante vedere gli schieramenti e le mosse : gli ondeggiamenti della peraltro brava Vosniaki di Perfumeshrine, le strane tranquillizzazioni di Graindemusc,gli opposti interessi su Fragrantica con l'ultimo articolo del consulente del business del sandalo album australiano, per ora dalla "nostra" parte, la pagina Facebook francese in difesa della profumeria tradizionale con tanto di interventi di Roudnitska ed altri.
D'accordo anche con Marzipan che bisogna tenere alta la guardia, perchè loro non si fermeranno e magari sarà necessario far qualche azione anche qui in Italia,teniamoci allerta e sollecitati.
Grazie per aver sprovincializzato un pò l'ambiente italiano su una cosa di attualità importantissima in tutto il mondo profumistico fuori dall'Italia,ciao.

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