8 agosto 2014

Monsieur Balmain (1964)

"La bella moda è evoluzione, non rivoluzione" Pierre Balmain

Quando Pierre Balmain in un'intervista diede questa definizione della moda, oramai era un couturier leggendario famoso per aver vestito le teste coronate di mezzo mondo e le star di Hollywood fasciandone le curve con la sua eleganza classica e un po' coquette da Jolie Madame. Ma se la moda di Balmain è conservativa, la sua scia olfattiva è decisamente impertinente se non rivoluzionaria e segna gli anni del dopoguerra con lo stile brutale di Germaine Cellier. Così nel 1964, mentre escono in stampa le sue memorie I miei anni e le mie stagioni, Balmain volle lanciare la sua prima fragranza maschile, Monsieur Balmain che sarà uno degli ultimi capolavori creati dalla impetuosa Germaine.

La Vucciria - R. Guttuso (1974)
Ma com'è Monsieur Balmain? Immaginate un alone fluorescente, foglie, rami e limoni così gialli che sembrano uscire dalla sole cocente della Sicilia, rubati dai banchi della Vucciria iperrealista dipinta da Guttuso. Stringendo gli agrumi tra le mani, si sente la buccia rugosa che schizza, lasciando le dita sporche della loro essenza dorata. Ma c'è soprattutto il frizzo, quello rinfrescante della citronella che forse ha ispirato Vero Kern per l'apertura di Mito, unita allo zenzero dal pizzico citrico e dissetante come quelle caramelle selz soda di una volta.
Questo Monsieur parigino tutto verbena e citronella ama passare le vacanze nel sud Italia e riposarsi all'ombra del suo panama mentre sorseggia del seltzer e gusta i tipici dolcetti di pasta reale al limone. L'esuberanza iniziale di Monsieur Balmain rientra nei ranghi della classica colonia maschile nello stile di Monsieur de Givenchy (Francis Fabron) con sussurri di lavanda, verbena e salvia qui velate da una bruma floreale a contrasto con l'opacità sottile della base chypre.

Pierre Balmain by R. Lancaster (1965)
Gran persistenza e presenza non sono certo caratteristiche da pretendere da questo genere di acque esperidate. In un'epoca in cui l'eleganza maschile doveva brillare soprattutto per la cura di dettagli invisibili ai più, cinquant'anni fa mettersi Balmain offriva all'uomo l'illusione sottile e fugace d'essere appena usciti dalla doccia, sbarbati di fresco e di indossare una camicia immacolata.
La fragranza è stata discontinuata negli anni '80 per poi essere rilanciata nel 1990 in un nuovo packaging e in una formula rivisitata da Calice Becker. La nuova formulazione è più fredda, metallica e pepata ma non necessariamente disastrosa, solo più piatta anche se più longeva. Negli ultimi anni ha subito un nuovo cambio d'abito per allinearlo al flacone squadrato di Carbone.
Ecco la piramide della formulazione originale:
Note di testa: bergamotto, limone, lavanda e basilico
Note di cuore: gelsomino, citronella, zenzero, garofano e ciclamino
Note di fondo: muschio di quercia, legno di cedro, muschio, cuoio e patchouli

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...